27 Aprile 2024 - 04:17

As.tro si attiva nei confronti del concessionario che non rinegozia, e minaccia blocco apparecchi

Il principio della rinegoziazione non fa, solo, parte degli adempimenti di legge ancora vigenti, ma costituisce, anche, il caposaldo della istituzionale aderenza, richiesta agli operatori, alle finalità pubbliche a cui

18 Maggio 2015

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Il principio della rinegoziazione non fa, solo, parte degli adempimenti di legge ancora vigenti, ma costituisce, anche, il caposaldo della istituzionale aderenza, richiesta agli operatori, alle finalità pubbliche a cui è sottesa la Legge di Stabilità. La pretesa di poter ignorare quanto accaduto al Mef e di far finta di non sapere che non è più attuabile la pretesa di pagamento unilaterale al gestore del 97/99% della L.D.S. è atto di inaudita irresponsabilità, istituzionale prima di tutto, ma anche politica e industriale.

Al cospetto di un concessionario che, nonostante l’assenza di qualsivoglia rinegoziazione, intima ai gestori (e solo ai gestori) il pagamento integrale (o quasi) della Legge di stabilità (confidando sulla deterrenza della minaccia del “blocco da remoto dei congegni”), è doveroso eccepire come tale condotta sia solo foriera di un alibi per chi “strumentalmente” propugna “il non pagare nulla, e giammai”.

Il livello di irresponsabilità che detto atteggiamento rileva è solo pari al livello di anti-giuridicità che connoterebbe l’eventuale distacco delle AWP, per insolvenze diverse rispetto al canone rete, il canone AAMS e il PREU.

L’allerta che presso l’ADM è già stata trasmessa circa una eventuale attuazione di tale scellerata opzione ne dovrebbe scongiurare l’avveramento; ma ciononostante il “vulnus” nei confronti del buon senso e l’intollerabile favoreggiamento nei confronti di chi oggi si rifiuta di pagare l’equa ripartizione della L.D.S. è oramai atto conclamato, che allontana il concessionario in questione da qualsiasi accreditamento di responsabilità nell’ambito delle interlocuzioni di settore.

I legali di AS.TRO sono già stati allertati per la tutela giuridica dei gestori AS.TRO, che hanno ricevuto la descritta diffida nonostante l’inoltro della proposta di “equa ripartizione (peraltro ancora non riscontrata), attraverso un servizio di patrocinio che sarà integralmente gratuito per tutti coloro che attesteranno l’avvenuto inoltro al concessionario della soluzione di rinegoziazione promossa dall’Associazione.

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