30 Aprile 2024 - 05:56

Addio a Lorenzo Musicco, il nostro “highlander”!

Lorenzo Musicco se ne è andato. E con lui tutta la storia “primordiale” del Settore, ai tempi denominato dell’Automatico da Intrattenimento, ancor quando avevamo a che fare con le slot

09 Febbraio 2024

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Lorenzo Musicco se ne è andato. E con lui tutta la storia “primordiale” del Settore, ai tempi denominato dell’Automatico da Intrattenimento, ancor quando avevamo a che fare con le slot machines che gli americani avevano lasciato quando il loro presidio sui nostri territori era terminato. Tantissime avventure e tantissime battaglie da raccontare. E’ un vero peccato che Lorenzo non ci abbia lasciato un suo memoriale, perché, con la sua scomparsa, nessuno più potrà rievocarle. Ci rimane soltanto una raccolta, da lui voluta, di articoli pubblicati su Automat, che aveva voluto intitolata “Per non dimenticare”, con la quale ha ricostruito tutto il percorso fatto dal Settore dal 1962 sino ai primi anni del nuovo millennio.

Con la sua tenacia e la sua abilità politica, Musicco, nel corso della sua lunga presidenza, era riuscito a superare i muri più erti. Dal proibizionismo assoluto sancito nel 1965, l’Automatico ne ha vissute tante e tali da scoraggiare anche i più tenaci. Ma non lui. Passo dopo passo, insieme alle persone che gli sono state più vicine in Sapar, tra cui ci fa piacere ricordare il Segretario Maurizio Maneschi, che ci ha lasciati quasi un anno fa, ha aperto per il Settore spiragli sempre più importanti.

Quasi come un miracolo fu battezzata l’emanazione della legge 452/95, con l’ausilio del compianto On. Aldo Rebecchi, che estese le possibilità di vincita degli apparecchi da gioco, sia pur non in denaro. E un vero miracolo fu poi far passare il famoso principio “moneta su moneta” attraverso la legge 289/02, che di fatto siglò l’apertura del mercato italiano alle AWP.

L’epopea di Musicco è andata avanti sin quando il Settore non è entrato nella vera e propria modernità. Un addio un po’ traumatico all’inizio, e un inatteso ritorno sia pur non più da “front man”. Poi il titolo di Presidente Onorario Sapar, che ha mantenuto a vita, e quello di Cavaliere della Repubblica. Ci viene da sorridere a ricordarlo, perché lui proprio non se ne faceva un vanto, anzi!

Negli ultimi anni, nonostante gli immancabili problemi di salute dovuti all’età, Lorenzo ha cercato di rimanere connesso al Settore, seguendo i siti specializzati, partecipando alle chat e intervenendo anche sulla nostra Testata in forma esclusiva. Però, nei nostri contatti telefonici, si rammaricava sempre del fatto che, col passare del tempo, nessuno lo chiamava più. A quanto pare, “non serviva più”. Bruttissimo solo a pensarlo, figuriamoci a dirlo. Me è così!

Eppure era ancora molto interessato alle sorti del Settore, e non solo perché i suoi figli portano avanti da tempo le aziende di famiglia, che lui aveva creato e fatto crescere. Nell’ultimo contatto, ci chiedeva lumi sulla Legge Delega, su come si stanno muovendo i concessionari e sul futuro bando degli apparecchi.

E siamo certi che anche il suo ultimo pensiero sia andato verso questa direzione. Ci saremmo aggiornati a Pasqua. Purtroppo non sarà così. Non ci resta che inviare a Lui e alla Famiglia, questo commosso ricordo, ringraziandolo per quello che ha fatto e buttando al macero i ricordi meno lieti.

Addio, “Vecchio Highlander”. Ci mancherai.

 

Marco Cerigioni – Pressgiochi