26 Aprile 2024 - 02:52

Avellino. L’Ass. Iannaccone: “L’approvazione del Regolamento non determinerà la chiusura dei centri scommesse, ma solo la loro delocalizzazione”

Iori (Conagga): “La sospensione dei fondi regionali per il GAP è un problema per enti locali e aziende sanitarie” Stop ai fondi anti-gap. Aiaf: “Necessario maggior controllo anche all’interno dell’Osservatorio”

24 Ottobre 2017

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Iori (Conagga): “La sospensione dei fondi regionali per il GAP è un problema per enti locali e aziende sanitarie”

Stop ai fondi anti-gap. Aiaf: “Necessario maggior controllo anche all’interno dell’Osservatorio”

Continuano le polemiche ad Avellino per il regolamento sui giochi, ad intervenire stavolta è Arturo Iannaccone, assessore alle attività produttive del Comune di Avellino resta fermo sulle proprie posizioni e difende la bontà del Testo “Regolamento sale da gioco e giochi leciti per la prevenzione e il contrasto alle ludopatie” che venerdì tornerà per la terza volta in Assise Comunale”.

 

“In nessuna parte d’Italia esiste la distinzione tra sale slot e sale scommesse e, a mio avviso, Avellino non sarà la prima città ad operare questa scelta- ha commentato- A supporto del Regolamento che porterò in Consiglio Comunale c’è una Commissione e l’unità d’intenti con rappresentanti di maggioranza e opposizione. Poi, è chiaro, io che faccio parte dell’amministrazione ho proposto, ora sono sindaco e consiglieri che devono votare o emendare”

 

“La mia non è assolutamente una forma di accanimento – precisa – in questo lavoro ci siamo solo attenuto al Decreto Balduzzi e alla Legge regionale che demanda alle amministrazioni locali. Non comprendo la drammatizzazione che sta avvenendo ad Avellino, soprattutto perché l’approvazione del Regolamento non determinerà la chiusura dei centri scommesse ma solo la loro delocalizzazione. Mi sono ispirato al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori”.

 

I centri presenti, infatti, qualora dovesse arrivare il via libera dal Consiglio Comunale e nel caso che non rispettino la distanza di sicurezza (300 metri) dai luoghi sensibili (scuole, chiese, aree a verde attrezzato, centri sanitari, ecc), avranno tre anni di tempo per trovare nuova collocazione. Il Testo diventa restrittivo per i gestori dei nuovi centri. Per loro la vita sarà un po’ più dura.

“Sono consapevole che parliamo di attività legali – conclude Iannaccone – ma allo stesso tempo producono una dipendenza che oggi rientra tra le patologie che vengono curate dal servizio sanitario nazionale. Il cittadino paga le persone che contraggono questa patologia. Ritengo giusto che ci sia una regolamentazione. Con sale gioco meno accessibile si riduce il fenomeno. E anche se dovessero diminuire gli scommettitori, pazienza. L’obiettivo è proprio questo. Ma, ripeto, lo si fa per la salute dei cittadini. Penso a quando sono state delocalizzate le pompe di benzina perché risultavano essere pericolose. Fu una decisione, per molti gestori dolorosa, ma che fu accettata. Come in quel caso, anche in questo non c’è nessun intento persecutorio”.

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