15 Maggio 2024 - 18:32

Riforma ippica. Baretta: “La ripresa dell’ippica rappresenterà un bene per Erario ed occupazione”

“Le condizioni del cambiamento ci sono ma serve uno scatto d’orgoglio da parte del settore”. Lo ha dichiarato il sottosegretario all’economia con delega ai giochi PierPaolo Baretta intervenuto alla conferenza

20 Aprile 2016

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“Le condizioni del cambiamento ci sono ma serve uno scatto d’orgoglio da parte del settore”. Lo ha dichiarato il sottosegretario all’economia con delega ai giochi PierPaolo Baretta intervenuto alla conferenza organizzata dalla Lega ippica italiani dal titolo titolo “Riforma Ippica: sostenibilità e principi necessari al rilancio del settore“.

 

“Quel che serve- ha detto – è un progetto e un ruolo del pubblico che accompagni questo progetto e ridisegni la sua funzione. Quando il ministro mi ha chiesto di seguire la riforma dei giochi ho incontrato gli operatori del settore. Gli operatori sono nel tempo divenuti coscienti della riforma e questo non è scontato. La coscienza della riforma è dettata dalla consapevolezza della crisi. Crisi dovuta da responsabilità del pubblico (stato), ma anche degli imprenditori stessi. Questa consapevolezza mi ha dato la certezza che si può migliorare.

La strada più veloce era inserire l’ippica nella riforma, quando questo non è successo ho smontato il mosaico e ho cercato di rimontarlo. L’abbiamo fatto nella Stabilità con i giochi con cose che l’hanno fatto svoltare, l’abbiamo fatto con l’ippica sempre nella Stabilità in maniera più specifica attraverso il “Collegato agricolo” grazie anche al lavoro del ministro Martina.  Il punto focale della riforma è ovviamente la tremenda crisi, con i dati impietosi di oggi. Questo è in contraddizione con un settore pieno di storia e ancora viva. E non si capisce come il settore da altre parti funziona e da noi è in crisi. Riflessione che ci accompagna su tutto il gioco.

Il settore (dell’ppica che è in crisi, ma che ha una grande possibilità di sviluppo. Stesso discorso con i Casinò che hanno storia e possibilità di crescita. C’è un interesse di più de governo di darsi all’ippica, perché questo settore ha caratteristiche diverse all’interno dei giochi (oltre che l’occupazione) c’è una componente divertimento e passione e ambiente. In altre parti del gioco dovremo ridurre, non implementare. Sull’ippica no. Per esempio la pervasività delle macchinette ha provocato un bene all’Erario, ma forse un male, mentre l’ippica può fare bene all’erario e bene in generale. Serve un piano. Lo Stato è disponibile a dedicare delle risorse ad un progetto. Lega Ippica deve comprendere l’intera filiera, quindi il progetto e la forza dell’intero settore sarà maggiore in questo progetto. L’ippodromo non è una macchinetta in un bar, è qualcosa di più e di diverso. Dobbiamo anche guardare all’estero, se abbiamo preso il controllo. Sono fiducioso perché ho visto collaborazione tra il settore ed il pubblico e la voglia di ripartire. Ci sono leggeri segni di ripresa ed è bene che anche questo settore riparta che può significare un pezzo non marginale di rilancio”.

PressGiochi