08 Maggio 2024 - 03:43

Ravenna: niente pubblicità del gioco nelle spiagge ma rimangono ancora le slot in alcuni circoli del Pd

Ascoltando la richiesta dell’ex assessora Giovanna Piaia, il sindaco di Ravenna ha di recente chiesto alla Cooperativa dei bagnini di rimuovere un manifesto da una torretta di controllo in spiaggia

24 Luglio 2017

Print Friendly, PDF & Email

Ascoltando la richiesta dell’ex assessora Giovanna Piaia, il sindaco di Ravenna ha di recente chiesto alla Cooperativa dei bagnini di rimuovere un manifesto da una torretta di controllo in spiaggia che pubblicizzava due locali muniti di videolottery.

Ma viene da chiedersi se il Pd stesso, il partito del sindaco e del Presidente della Regione, stia facendo altrettanto all’interno dei circoli di partito. Nel 2014, infatti, il partito decise che non si poteva combattere il gioco d’azzardo come amministratori e tollelarlo se non trarne un indiretto vantaggio (gli affitti di quelle attitivà infatti permettono di mantenere gli edifici in cui il Pd può spesso usufruire di sedi gratuite o di cui paga solo le spese vive).

Siamo andati a chiedere in via della Lirica, dove intanto sono cambiati sia il segretario provinciale che quello comunale di Ravenna, cosa è stato fatto da allora su questo fronte. «La strada è stata intrapresa – dice Eleonora Proni, segretaria provinciale del partito – e ora stiamo portando avanti con molta attenzione la nostra opera di sensibilizzazione, lavorando in accordo con le proprietà, i circoli e i singoli gestori. Inoltre a breve entrerà in vigore la nuova normativa regionale in materia, che sarà di grande aiuto su questo fronte».

Ma intanto, le cooperative non hanno iniziato a fare qualcosa concretamente? «Qualcosa dal 2014 è stato fatto – ci risponde Bruno Casadio, presidente della coop Nuova Unità che possiede per esempio l’immobile di Marina di Ravenna sede del circolo Pd che attualmente ospita anche Mdp e dove si sono svolte le manifestazione di entrambi i partiti. Le leve che abbiamo, naturalmente, riguardano l’accordo per l’affitto. Abbiamo detto no a gestori che volevano aprire nuove vere e proprie sale giochi. Per quelle esistenti? Man mano che arrivano i rinnovi valuteremo caso per caso, nei paesi piccoli, come Marina di Ravenna, anche le nuove norme regionali che vietano la vicinanza a luoghi sensibili come scuole o chiese. Regolamenti che ovviamente rispetteremo alla lettera». Per questo, anche, è in corso un censimento sul territorio distinguendo tra le diverse realtà. Le situazioni più “scabrose” restano forse quelle del ravennate con la più volta citata Casa del Popolo di Fosso Ghiaia e Ca’ Rossa in via delle Industrie (oltre appunto al circolo di Marina).

«Il percorso intrapreso è quello giusto, quanto promesso nel 2014 è stato fatto – dice Alessandro Barattoni, neosegretario comunale del partito – e intendiamo proseguirlo con convinzione. Qualche idea ce l’ho, magari cercando di intervenire, dove possibile, anche, per esempio, sulle misure delle insegne, che sono davvero a volte di dimensioni sproporzionate. In generale credo che il Pd non possa essere tacciato di incoerenza visto che la lotta al gioco d’azzardo è portata avanti da tutte le amministrazioni locali, a partire dalla Regione, a guida Pd».

 

 

PressGiochi