21 Maggio 2024 - 20:55

Endrizzi (M5S): “La nuova legislatura impone a tutti di prendere posizione sul tema dell’azzardo”

Nel programma del Movimento 5 Stelle grande importanza è stata data alla lotta all’azzardo. Giovanni Endrizzi, da sempre portavoce della battaglia contro il gioco descrive così il suo punto di

09 Marzo 2018

Print Friendly, PDF & Email

Nel programma del Movimento 5 Stelle grande importanza è stata data alla lotta all’azzardo.

Giovanni Endrizzi, da sempre portavoce della battaglia contro il gioco descrive così il suo punto di vista sulla gestione del settore.

“’Azzardopoli’ nel 2017 (dati dell’Agenzia dei Monopoli al 31 dicembre 2017) ha raggiunto un fatturato di 102 miliardi di euro, in crescita di 7 miliardi sull’anno precedente. 102 miliardi di euro bruciati nel “tentar la sorte” , 102 miliardi che escono dall’economia sana, reale e produttiva del commercio e dell’indotto delle piccole imprese. In tutto questo lo Stato ha incassato solo 9 miliardi. Decine di miliardi invece sono stati gettati in un buco nero, in una illusione che, come ha spiegato il professor Maurizio Fiasco allunga i tempi della crisi e cancella oltre centomila posti di lavoro.

L’azzardo è una cartina di tornasole che rivela la deriva di una politica sempre più lontana, direi quasi opposta al bene pubblico. Nel corso dei decenni i partiti hanno sviluppato apparati elefantiaci, sempre più affamati di risorse; così si spiega il fatto che oltre al finanziamento pubblico si siano affiancati i sistemi tangentizi. Dopo lo scandalo Tangentopoli altre forme più raffinate si sono sviluppate, dalle fondazioni politiche fino all’uso sempre più clientelare della finanza pubblica. Nel frattempo i governi si sono dimostrati incapaci di frenare la crescita del debito pubblico. Crescita che peraltro era indirizzata ad interventi inefficaci nel rilanciare economia e qualità della vita, ma utili a mantenere il consenso.

L’azzardo, fino agli anni Novanta del secolo scorso vietato e calmierato come fenomeno negativo, è stato visto come una potenziale fonte di entrate supplementari per le manovre elettorali dei governi specialmente del centrosinistra e, attraverso il finanziamento lobbystico, anche per i partiti da destra a sinistra.

Quella appena conclusa è stata la legislatura che ha aperto un breccia nella connivente ignavia parlamentare.

Il Movimento 5 Stelle ha denunciato dentro le aule di Camera e Senato i rapporti di cointeresse, a volte oscuri, tra lobby dell’azzardo, politica e anche con le mafie. Abbiamo riportato le istanze di comitati e associazioni che si battono per la difesa di valori costituzionali e delle fasce più deboli. Abbiamo posto il tema dell’azzardo nel quadro della vita della comunità: l’azzardo è una forma di intollerabile aggressione al legame sociale.

Il Movimento 5 Stelle – conclude Endrizzi – ha imposto questo tema e cambiato la narrazione dello stesso governo uscente che oggi ammette gli errori di questi decenni, ma non ha ancora dimostrato nei fatti un cambiamento. Le timidezze e i contorcimenti retorici contro il divieto di pubblicità hanno dimostrato questa ipocrisia. Il divieto totale della pubblicità sull’azzardo è divenuto in questi cinque anni una istanza ormai ineludibile nelle coscienze dei cittadini: non si capisce perché non si disponga quanto già avviene per le sigarette. Da qui partiamo. Il nostro disegno di legge, presentato in parallelo anche da altre forze politiche, è stato votato come urgente dall’aula del Senato e poi abbandonato. La legislatura uscente è stata quella della verità. Quella che entra imporrà a tutti di prendere posizione con i fatti sui temi che i cittadini attendono: vous ête ambarqués come diceva Pascal”.

 

PressGiochi