29 Aprile 2024 - 20:23

Sale da gioco. Miceli (Eurispes): “Il lockdown alimenta canali “alternativi” per il riciclaggio”

Per effetto della sospensione, quasi totale, delle attività commerciali decretata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, bar e ristoranti, sale da gioco e centri massaggi ‒ che rappresentano le attività

14 Aprile 2020

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Per effetto della sospensione, quasi totale, delle attività commerciali decretata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, bar e ristoranti, sale da gioco e centri massaggi ‒ che rappresentano le attività commerciali dietro le quali più di frequente si nascondono le lavanderie di soldi sporchi ‒, alle organizzazioni criminali rischierebbe di mancare quella linfa vitale che ne alimenta le attività e, soprattutto, quel potere di influenza che le rende ancor più pericolose e insidiose.

 

E’ quanto scrive Giuseppe Miceli, Autore dell’Atlante dell’Antiriciclaggio, su Eurispes.it .

 

Tra i più evidenti effetti della pandemia, oltre alla chiusura delle attività commerciali – e, anche, come conseguenza di questa – si è registrato un forte calo del valore del petrolio; si è ridotto l’uso del contante nei pagamenti ed è persino crollata la quotazione delle criptovalute che, a dispetto di chi, sino a pochi giorni fa, si ostinava a considerarli un bene rifugio, hanno fatto registrare altissimi livelli di vendita proprio perché considerate attività tra le più rischiose, peraltro, scarsamente idonee ad assicurare l’acquisto di beni di primaria necessità.

 

La decisione di sospendere i controlli in materia di Antiriciclaggio non deve indurre a concentrarci unicamente sulla pianificazione di azioni di prevenzione e contrasto alla criminalità da attuare nel periodo post-Coronavirus, per non generare il rischio di segnali di un abbassamento del livello di guardia.

Non v’è dubbio che l’attenzione verso l’emergenza Covid-19 si collochi ai massimi livelli, prova ne sia l’operazione “The Musk” della GdF che ha “smascherato” una presunta frode nella gara bandita da Consip per l’acquisto di dispositivi di protezione per 18,5 milioni di euro. Parimenti alto deve restare il livello di guardia verso i reati spia ‒ come il riciclaggio, l’usura e le estorsioni ‒ di quelle attività che continuano ad assicurare alla criminalità organizzata di generare quel “Pil” che ha toccato la soglia dei 250 miliardi di euro, come stimato dall’analisi dell’Eurispes.

 

PressGiochi