Ginato (Pd): “L’intesa rafforza l’impegno di contrasto al gioco d’azzardo”

Pirrello (Agge): “Vergogna per la falsità che circonda il settore, ma per gli operatori la partita non è finita”

Meno apparecchi, più poteri a Regioni e Sindaci per definire i criteri di distribuzione: sono due delle linee guida che avevamo tracciato già nel 2015 e che ora prendono forma grazie all’accordo tra Stato e Regioni. sulla regolamentazione del gioco d’azzardo. Aspettavamo da tempo questo passaggio che accelera e rafforza l’impegno nel contrasto del gioco d’azzardo patologico.

A fine 2015 ho chiesto e ottenuto che nella finanziaria venisse stanziato un fondo ad hoc di 50 milioni di euro da destinare alla cura del gioco d’azzardo patologico e ora, grazie al piano finalmente varato dalla Regione, quello stanziamento potrà tradursi in interventi concreti in un Veneto che purtroppo è la quinta regione in Italia per spesa media per giocatore (1.340 euro) e per numero complessivo di apparecchi con 34.228 apparecchi AWP (al 31.12.2016 – fonte: Governo). Con la ‘manovrina’ di maggio e con l’intesa raggiunta, il Governo ha confermato il suo impegno per ridurre il numero di apparecchi, anticipando quanto già previsto nell’accordo del 2015: entro la fine del 2017 è infatti previsto il taglio di oltre 12.000 apparecchi presenti in regione.

Secondo i dati presentati alla Camera dalla Commissione Antimafia sulle infiltrazioni criminali nel gioco, ricorda Ginato, il Veneto è la quinta regione in Italia per spesa media per giocatore (1.340 euro). Davanti ci sono la Lombardia (3235 euro), Lazio (1.803), Campania (1648) ed Emilia Romagna (1.348). E questo in un’Italia che è il sesto Paese al mondo (dati H2 Gambling Capital) quanto a perdite medie per abitante (circa 430 dollari annui) e il quarto in termini assoluti (23,9 miliardi di dollari). In Italia i giocatori di età compresa tra i 15 e i 64 anni si attesterebbero ora in circa 16 milioni.

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