30 Aprile 2024 - 02:49

Sentenza Consulta su incarichi dirigenziali. Causi (Pd): “Serio rischio per ADM”

L’articolo 8, comma 24, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, autorizza l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e l’Agenzia delle entrate

25 Marzo 2015

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L’articolo 8, comma 24, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, autorizza l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e l’Agenzia delle entrate ad espletare procedure concorsuali per la copertura di posizioni dirigenziali vacanti. Il medesimo comma 24 prevede inoltre che, nelle more dell’espletamento di dette procedure, le Agenzie possano attribuire incarichi dirigenziali a propri funzionari con la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato, la cui durata è fissata in relazione al tempo necessario per la copertura del posto vacante tramite concorso.

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli e l’Agenzia delle entrate – spiegano Marco Causi e Francesco Ribaudo del Pd in una interrogazione presentata ieri al Ministro dell’Economia e delle Finanze – hanno indetto i necessari concorsi pubblici per il reclutamento dei dirigenti di seconda fascia, tuttavia avverso tali bandi di concorso sono stati prodotti vari ricorsi, tuttora pendenti.

Al fine di consentire la definizione delle suddette procedure concorsuali nel rispetto del limite temporale di legge, l’articolo 1, comma 8, del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, è intervenuto prorogando al 30 giugno 2015 il termine per il completamento delle citate procedure concorsuali e contestualmente prorogando gli incarichi già attribuiti; a seguito della sentenza n. 37 del 17 marzo 2015, pronunciata dalla Corte Costituzionale nel giudizio di legittimità sul citato articolo 8, comma 24, promosso dal Consiglio di Stato, nei procedimenti riuniti proposti dall’Agenzia delle entrate contro altrettante sentenze del TAR del Lazio, è stata dichiarata l’illegittimità della proroga del conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato senza un concorso pubblico; pur salvaguardando la legittimità degli atti firmati dai funzionari incaricati di ruoli dirigenziali, la sentenza produce, dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la decadenza dall’incarico di oltre 1.000 funzionari che ricoprono incarichi dirigenziali nelle Agenzie delle entrate e delle dogane e il conseguente rischio di stallo dell’operatività per l’immediato futuro, ivi inclusa l’attività di rimborso fiscale e della riscossione.

Secondo i dati diffusi il 19 marzo 2015 dall’Agenzia delle entrate, – continuano i due esponenti del Pd – il bilancio del contrasto all’evasione fiscale nel 2014 è pari a 14,2 miliardi di euro; somma mai raggiunta in passato, pari all’8 per cento in più rispetto al 2013, di cui il 57 per cento derivante dai controlli e il restante 43 per cento frutto di liquidazioni.

Venendo meno la possibilità di assicurare la direzione degli uffici nelle agenzie fiscali, il problema del funzionamento delle strutture diventa di estrema gravità e urgenza, a giudizio anche della direttrice dell’agenzia delle entrate; parimenti l’applicazione della citata sentenza n. 37 può determinare, per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, un serio rischio per la riscossione dei dazi doganali e per la gestione del relativo contenzioso, con conseguente immediata responsabilità finanziaria dello Stato italiano nei confronti dell’Unione europea, nonché l’indebolimento del dispositivo di prevenzione e repressione dei traffici illeciti transfrontalieri di merci e di valuta, oltre alla possibile ritardata o mancata applicazione dei controlli conseguenti le decisioni di embargo internazionale nei confronti di alcuni Paesi.

Visto che il Governo ha manifestato la volontà di risolvere il problema in tempi brevi, consapevole che «l’attività delle agenzie fiscali risulta essere un pezzo fondamentale della politica economica del Paese» Causi e Ribaudo hanno chiesto quali urgenti iniziative l’Esecutivo intenda intraprendere, sia in via transitoria sia strutturali, al fine di salvaguardare l’attività delle Agenzie fiscali.

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