27 Aprile 2024 - 01:04

Tar Veneto conferma i limiti orari al gioco di Jesolo

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto ha respinto il ricorso di una sala giochi di Jesolo contro il Regolamento comunale che ha imposto fasce orari per l’accesso al gioco

13 Maggio 2019

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto ha respinto il ricorso di una sala giochi di Jesolo contro il Regolamento comunale che ha imposto fasce orari per l’accesso al gioco d’azzardo e la delibera per l’inasprimento delle sanzioni in merito.

 

Per il giudice amministrativo, il Comune ha deciso di introdurre sanzioni più restrittive immediatamente perché la stagione turistica era già iniziata e durante tale stagione le presenze a Jesolo aumentano notevolmente (passando da 25.000 residenti a 5 milioni di turisti), e al fine di rendere, quindi, possibile fin da subito un più adeguato ed efficace contrasto ai comportamenti che violassero le disposizioni comunali in materia di giochi, di recente adottate ai fini di prevenzione e contrasto della ludopatia.

Inoltre per il Tar, il comune ha eseguito una “adeguata e approfondita istruttoria che ha portato il Comune all’adozione degli atti impugnati a seguito di appositi tavoli di lavoro organizzati dalla Prefettura e sulla base delle analisi sul Gioco d’Azzardo Patologico, predisposte dalle ULSS del territorio e, considerato che, nell’attuale momento storico, la diffusione del fenomeno della ludopatia in ampie fasce della società civile costituisce un fatto notorio o, comunque, una nozione di fatto di comune esperienza, come attestano le numerose iniziative di contrasto assunte dalle autorità pubbliche a livello europeo, nazionale e regionale”.

 

Il Tar conferma anche l’art. 7, comma 14, del regolamento comunale, nella parte in cui dispone il divieto di utilizzo, presso le postazioni di gioco, di elementi di arredo che consentano di sedersi (sgabelli, sedie, panche, ecc.)”.

Per il giudice, la disposizione in questione risulta adeguatamente motivata e non illogica con riferimento all’esigenza di prevenire e contrastare la ludopatia: la scelta di precludere la presenza di strutture su cui sia possibile sedersi è evidentemente funzionale a tale scopo e non illogica nell’ottica di ridurre il tempo di permanenza nelle sale gioco, dato che riducendo le possibilità di sedersi si rende meno confortevole l’attività di gioco.

 

 

PressGiochi