26 Aprile 2024 - 19:36

Regione Umbria. Nevi (Fi): “Ufficiale inattuazione della legge regionale contro il gioco”

Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi (FI), ha approvato oggi a maggioranza la relazione che documenta la “mancata attuazione delle legge sul

14 Aprile 2016

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Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi (FI), ha approvato oggi a maggioranza la relazione che documenta la “mancata attuazione delle legge sul contrasto alla ludopatia”  (legge regionale “21/2014”, Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico), che verrà dunque trasmessa all’Aula per la presa d’atto. Il documento ha ottenuto i voti favorevoli di Raffaele Nevi (Forza Italia), e Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) mentre Carla Casciari (Pd) si è astenuta. Le relazioni in Aula saranno svolte da Nevi e Casciari la quale ha spiegato la propria astensione rilevando che “l’applicazione della legge ha risentito del passaggio dalla IX alla X legislatura regionale e anche del cambio di assessore. Sono state comunque avviate alcune importanti misure di contrasto alla ludopatia”.

Il Comitato ha anche deciso di convocare in audizione, per giovedì 28 aprile, i vertici di Sviluppumbria e l’assessore Fabio Paparelli, sulla vicenda dei fondi di cui è stato chiesto il rimborso ai Consorzi Tns e Crescendo. Saranno ascoltati anche i direttori delle due Asl, in merito alla verifica delle esenzioni dal pagamenti dei ticket sanitari e agli affitti passivi,   come richiesto da Marco Squarta.

I CONTENUTI DELLA RELAZIONE
“Dalla verifica effettuata – ha spiegato il presidente Nevi illustrando la relazione – emerge che la legge regionale non è stata attuata. In particolare, non vi sono risultanze in merito alla rilevazione della presenza degli apparecchi da gioco sul territorio regionale, un’attività definita come propedeutica, sia all’attuazione di altri interventi, sia come punto di partenza per una successiva attività di valutazione sugli effetti della legge regionale. Non è stata,  predisposta e inviata all’Assemblea legislativa nemmeno la prima relazione in risposta alla clausola valutativa sullo stato di attuazione della legge, che avrebbe dovuto essere trasmessa dalla Giunta regionale entro il 30 settembre 2015. Per quanto concerne la riduzione dell’aliquota Irap a favore degli esercizi pubblici che decidono di richiedere il marchio ‘No slot’ “la Giunta regionale non ha provveduto ad adottare gli atti con cui vengono definite le modalità di applicazione dell’intervento (mentre è stata presentata una proposta di modifica legislativa, attualmente all’esame della Terza Commissione permanente, che fa slittare i termini del periodo di sperimentazione al triennio 2017-2019)”.

La Giunta regionale ha provveduto soltanto a mettere in campo alcune attività di carattere preliminare, che riguardano l’istituzione del gruppo di lavoro che ha definito il Piano operativo per la prevenzione, il contrasto e la cura del gioco d’azzardo patologico, adottato nell’ottobre 2015. Lo strumento indicato dovrebbe rappresentare il punto di partenza per l’attuazione degli adempimenti a carico della Giunta, la sua adozione è avvenuta con forte ritardo rispetto all’intero impianto della legge regionale e non rientra tra le attività previste dalla legge ’21/2014′. Infine il servizio di ‘Numero verde regionale’ risulta attivato a partire dal 1 marzo 2016, tuttavia la prevista campagna informativa non risulta ancora avviata e la comunicazione istituzionale è avvenuta soltanto tramite un comunicato stampa. E non è stato ancora firmato il Protocollo di intesa tra Regione Umbria, Anci, Corecom, Forze dell’ordine, Prefetture di Perugia e Terni, Amministrazione dei Monopoli di Stato, Fondazione Umbra contro l’usura, mirante alla prevenzione e al contrasto del gioco d’azzardo patologico e illegale”.

Fanno parte del  Comitato per il monitoraggio e vigilanza i consiglieri: Raffaele Nevi (FI-presidente); Carla Casciari (PD-vicepresidente);  Sergio De Vincenzi (RP); Eros Brega e Gianfranco Chiacchieroni (PD).

SCHEDA: LEGGE “21/2014”
Le finalità della legge sono: LA PROMOZIONE DELL’ACCESSO CONSAPEVOLE E MISURATO AL GIOCO, per prevenire l’insorgere e la diffusione dei fenomeni di dipendenza, e il CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO, comprendendo il trattamento terapeutico e il recupero sociale delle persone che ne sono affette ed il supporto alle loro famiglie. Vengono inoltre stabilite misure volte a contenere l’impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, sull’inquinamento acustico e sul governo del territorio.

ADEMPIMENTI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
ISTITUZIONE DI UN NUMERO VERDE REGIONALE che fornisca un servizio di primo ascolto, di assistenza e di orientamento ai servizi competenti;
PRODUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO sui rischi correlati al gioco d’azzardo e sui servizi di assistenza presenti sul territorio, che deve essere esposto presso tutti gli esercizi pubblici che hanno apparecchi per il gioco lecito e le sale da gioco;
ISTITUZIONE DEL MARCHIO REGIONALE “NO SLOT” per gli esercizi pubblici che decidano di non installare apparecchi per il gioco lecito o che decidano di disinstallare completamente gli apparecchi. La Giunta regionale doveva individuare i contenuti grafici del marchio entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge regionale;
FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I GESTORI DELLE SALE DA GIOCO, degli esercizi in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito ed il loro personale. Le modalità di attivazione dei corsi dovevano essere disciplinate con atto della Giunta regionale da adottarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. Altre attività di formazione (non obbligatorie) possono riguardare inoltre gli operatori sociali, socio-sanitari e sanitari, per gli operatori delle associazioni di consumatori e utenti, per gli educatori delle scuole e dei centri di aggregazione giovanile e per i volontari delle associazioni dedicate alla lotta contro il gioco d’azzardo;
INIZIATIVE, ANCHE A CARATTERE SPERIMENTALE, PROMOSSE DALLE AZIENDE UNITÀ SANITARIE LOCALI, da intraprendere a favore di persone affette da dipendenza da gioco d’azzardo patologico o da patologie correlate. Le iniziative consistono in interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, inclusi interventi di tipo residenziale.
SGRAVI FISCALI. La legge regionale prevede la RIDUZIONE DELL’ALIQUOTA IRAP DELLO 0,92% in favore dei titolari degli esercizi che decidano di conseguire il marchio regionale “No Slot” ed un concomitante aumento dell’aliquota IRAP dello 0,92% per gli esercizi pubblici in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito. Inoltre la legge prevede che la Giunta regionale, come attività preliminare alla migliore attuazione dell’intera legge, effettui una rilevazione della presenza degli esercizi pubblici con apparecchi per il gioco lecito sull’intero territorio regionale entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge regionale.
Infine si ricorda che la legge regionale contiene al suo interno una CLAUSOLA VALUTATIVA (art. 13) che prevede l’invio di una relazione annuale all’Assemblea legislativa contenente informazioni documentate e dati di dettaglio riguardanti i risultati in termini di prevenzione, contrasto e riduzione del rischio di dipendenza da gioco d’azzardo patologico. La prima relazione doveva essere trasmessa entro il 30 settembre 2015.

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