27 Aprile 2024 - 03:37

Baretta (Sottsegr. Economia): “Su crisi dei casinò, necessario l’intervento statale”

«Tutte le case da gioco del Paese sono in grave crisi. A mio avviso lo Stato deve intervenire e studiare tutte le ipotesi per sistemarle prima che partano privatizzazioni in capo ai singoli Comuni». Con queste parole Pier Paolo Baretta

30 Marzo 2015

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«Tutte le case da gioco del Paese sono in grave crisi. A mio avviso lo Stato deve intervenire e studiare tutte le ipotesi per sistemarle prima che partano privatizzazioni in capo ai singoli Comuni». Con queste parole Pier Paolo Baretta sottosegretario all’economia con delega ai giochi è intervenuto in occasione del Laboratorio politico «Per ripensare Venezia» alla Stazione Marittima, parlando proprio del Casinò di Venezia e allargando la riflessione agli altri tre casinò nazionali.

Il modello proposto richiama quanto già avviene in altre realtà estere, dove non esiste il concetto di casinò municipale ma ci sono grandi società, alcune anche a totale o parziale partecipazione statale, che ne detengono il monopolio o ne gestiscono diversi, generando economie di scala e mettendo in campo strategie industriali e di marketing comuni. Esempi sono rappresentati dall’Austria, o anche dall’Olanda o dalla Slovenia. Questo potrebbe portare anche all’apertura di nuove filiali anche in altre regioni: proprio in questi giorni c’è stata la presentazione di un nuovo disegno di legge in Senato.

Parlando di Venezia, la crisi più grave è al Casinò, ha dichiarato Baretta: “la nuova giunta dovrà predisporre subito un piano pluriennale di risanamento, che parta dalla presa di coscienza che quelle entrate straordinarie – ma, ahimè, vissute come ordinarie – che derivavano dalla Legge speciale e dal Casinò, non ci saranno più, almeno nelle dimensioni che hanno consentito al Comune, negli anni, di attestarsi sulla gamma alta dei servizi e della gestione. Bisognerà, allora, agire su tre piani di intervento:
la rivisitazione dei servizi alla persona. Non ho detto riduzione, sto dicendo redistribuzione;
la riforma delle partecipate. Non ho detto vendita, sto dicendo accorpamenti e finalizzazioni;
la riorganizzazione del lavoro e della gestione del personale. Non ho detto tagli, sto dicendo razionalizzazione”.

Per il sottosegretario veneziano, il Casinò, “il vero Casinò, perché ca’ Vendramin perde, ma ca’ Noghera no” oggi sta degradando.

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