07 Febbraio 2025 - 12:16

Ordinanze di aperture delle sale bingo a Palermo, Tar Sicilia annulla ultimo provvedimento di regolazione del settore

Settore del bingo e del gioco lecito totalmente liberalizzato a Palermo. È questo lo scenario che si delinea nel capoluogo siciliano all’esito dell’annullamento da parte del Tribunale amministrativo regionale dell’ultima

31 Gennaio 2025

Settore del bingo e del gioco lecito totalmente liberalizzato a Palermo. È questo lo scenario che si delinea nel capoluogo siciliano all’esito dell’annullamento da parte del Tribunale amministrativo regionale dell’ultima ordinanza sindacale (n. 181 del 4.10.2024) regolante gli orari di esercizio delle sale bingo. Il caso è stato seguito dallo studio legale LEXIA, con un team formato dagli avvocati Alessandro Dagnino (managing partner) Ambrogio Panzarella (partner), coadiuvati dall’avvocato Gerlando Palillo (associate), i quali hanno assistito quattro operatori del settore che nei mesi scorsi avevano proposto ricorso avverso i provvedimenti del Comune di Palermo e della Questura di Palermo con cui erano stati ridotti sia gli orari di esercizio delle sale bingo sia gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro.

Nei precedenti mesi il Tar Sicilia, su ricorsi presentati da alcuni gestori di sale giochi, si era pronunciato annullando i provvedimenti comunali – art. 5 del regolamento Movida e ordinanza sindacale n. 88/2024 – che avevano disposto limitazioni orarie nei confronti di dette sale.

Con questa nuova decisione viene anche annullata l’ordinanza sindacale (n. 181/2024), che aveva disposto limitazioni orarie specifiche per le sole sale bingo.

“La sentenza del Tar – commenta l’avvocato Alessandro Dagnino – ribadisce il principio, più volte affermato dai giudici amministrativi, che le limitazioni orarie nel settore del bingo e del gioco lecito possono essere imposte soltanto nel caso di accertata sussistenza, nello specifico territorio comunale di riferimento, di una effettiva esigenza di contrasto alla ludopatia. Accertamento che, nel caso di specie, è stato ritenuto carente”.

“Nei prossimi mesi – prosegue Dagnino – potrebbero delinearsi ulteriori novità in materia di concessioni relative al gioco del bingo grazie all’atteso pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione europea nel caso da noi seguito sul regime della c.d. proroga tecnica delle concessioni e del relativo canone che, negli anni, il legislatore ha reso sempre più oneroso per i concessionari. Infatti, nel caso in cui la CGUE dovesse dichiarare l’incompatibilità di tale regime con il diritto unionale, i concessionari potrebbero richiedere la restituzione dei canoni pagati ed il risarcimento del danno”.

 

PressGiochi

Fonte immagine: Foto HippoBingo Cesena