Il Betting and Gaming Council (BGC) ha pubblicato il suo primo Code Handbook, che include 20 codici e 100 misure a cui i membri si impegnano per migliorare gli standard
Il Betting and Gaming Council (BGC) ha pubblicato il suo primo Code Handbook, che include 20 codici e 100 misure a cui i membri si impegnano per migliorare gli standard nell’industria del gioco e delle scommesse. Questo documento raccoglie gli impegni volontari degli operatori, inclusi quelli legati alla sicurezza del gioco, pubblicità responsabile e supporto per i giocatori.
Molte delle misure vanno oltre i requisiti di licenza imposti dalla Gambling Commission e sono state implementate in tutto il settore, che comprende casinò, bookmaker e operatori online.
Il CEO del BGC, Grainne Hurst, ha sottolineato che il Manuale rappresenta il risultato di cinque anni di lavoro e che l’impegno per migliorare gli standard non si ferma, con l’obiettivo di stabilire una base solida per un settore sostenibile e di classe mondiale.
Il Betting and Gaming Council (BGC) ha introdotto nuove iniziative per aumentare la sicurezza e la responsabilità nel gioco d’azzardo, collaborando con il governo e il regolatore. Queste iniziative includono controlli più rigorosi sulla spesa online, un Ombudsman per la gestione dei reclami e l’estensione del Bank Transfer Block per dare ai clienti maggiore controllo sulle spese. Il focus è sul gioco responsabile e su un uso sicuro dei mezzi pubblicitari, promuovendo messaggi di gioco sicuro e limitando la pubblicità di scommesse in TV fino alle 21 durante eventi sportivi.
Il nuovo Code Handbook raccoglie 20 codici e 100 misure che tutti i membri devono rispettare. Il BGC sottolinea che questi standard elevati si trovano solo nel settore regolamentato, in contrasto con il mercato nero, che opera senza regolamentazioni o contributi economici. Inoltre, il BGC ha registrato un calo della visibilità di pubblicità di scommesse del 97% durante gli orari prima delle 21. L’industria regolamentata rappresentata dal BGC contribuisce a oltre 109.000 posti di lavoro, 4 miliardi di sterline in tasse e 6,8 miliardi di sterline all’economia.
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