«Negli ultimi anni, la politica ha introdotto restrizioni al settore del gioco legale senza però affrontare in profondità il vero problema: la lotta alla dipendenza patologica». Lo ha dichiarato Marco
«Negli ultimi anni, la politica ha introdotto restrizioni al settore del gioco legale senza però affrontare in profondità il vero problema: la lotta alla dipendenza patologica».
Lo ha dichiarato Marco Zega, direttore Affari Istituzionali e Sviluppo Business di Codere Italia, durante il convegno “In nome della Legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro”, svoltosi il 14 maggio a Salerno presso il Palazzo di Città.
Zega ha evidenziato un paradosso che affligge il settore: «In questa fase cresce la spesa nel gioco, ma non cresce in modo proporzionale il gettito erariale. Come operatori vogliamo lottare contro il pregiudizio che regna su questo settore e subiamo la concorrenza di chi non rispetta le norme».
«Come operatori autorizzati dallo Stato, rispettiamo pienamente le convenzioni previste. Ma vogliamo continuare a svolgere il nostro lavoro per ciò che è: offrire tempo di intrattenimento, non gestire patologie. Non vogliamo giocatori problematici nelle nostre sale. E non possiamo – né dobbiamo – essere lasciati soli a fronteggiare un fenomeno complesso come quello del gioco patologico».
Proprio per questo, ha aggiunto Zega, è importante rafforzare il dialogo tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni, sanità pubblica, operatori del settore e società civile. «Il nostro impegno – ha concluso – è reale: promuoviamo attivamente eventi come questo per stimolare un confronto serio, responsabile e costruttivo. Solo così possiamo garantire un gioco sicuro, legale e sostenibile per tutti»
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