All’indomani della ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, lo scorso 17 settembre si è svolto a Roma l’ormai tradizionale Forum organizzato dall’Associazione Concessionari di giochi pubblici aderente a Confcommercio
All’indomani della ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, lo scorso 17 settembre si è svolto a Roma l’ormai tradizionale Forum organizzato dall’Associazione Concessionari di giochi pubblici aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia. L’incontro – dal titolo “La tutela effettiva della salute per il futuro del comparto” – ha fornito l’occasione per la presentazione del nuovo “Bilancio di sostenibilità del comparto”.
A fare gli onori di casa, il Presidente di Acadi, l’avv. Geronimo Cardia, che ha sottolineato che gli studi sul settore dimostrano l’inutilità dei distanziometri e delle limitazioni orarie al gioco come strumento per contrastare i disturbi del gioco. Contro questa patologia, Cardia ha aperto alla tecnologia che può venire in soccorso efficacemente.
Invitato in qualità di relatore, il Presidente Nazionale STS ha focalizzato il suo intervento, in primo luogo, sul prossimo riordino del gioco fisico: su questo tema, i tabaccai – ricevitori hanno le idee chiare: il legislatore dovrà tenere in debito conto la rete terrestre formata dagli esercizi generalisti tra cui i tabaccai – ricevitori. Una rete attualmente in stato di salute precario che va salvaguardata prima che sia troppo tardi. Il riordino è l’occasione per farlo.
Zamparelli, non a caso, ha sottolineato come il legislatore debba puntare su reti qualificate e professionali: «la storia del nostro settore lo conferma; dal Lotto alle scommesse, ogni volta che lo Stato ha affidato la gestione a reti organizzate i giochi sono emersi dalla clandestinità diventando strumenti legali, sicuri e produttivi per l’erario. Dove è mancata regolamentazione, invece, hanno prosperato criminalità e illegalità».
Non ha poi nascosto le difficoltà attuali: «facciamo presto! Il riordino è necessario: non possiamo fingere che lo stato della rete fisica sia roseo. Le restrizioni introdotte da Regioni ed Enti locali hanno colpito duramente i punti vendita, favorendo la desertificazione delle sale e spingendo i giocatori verso l’on line. Eppure, la rete fisica continua a garantire ogni anno un contributo costante all’erario, anche nei momenti più difficili».
Ma Zamparelli ha toccato anche un altro tema sensibile: il divieto assoluto di pubblicità imposto dal Decreto Dignità nel 2018. E lo ha fatto senza mezzi termini: «basta con il divieto di pubblicità! – e ha spiegato – quella norma ha penalizzato soprattutto il gioco fisico, lasciando campo libero a forme opache di promozione su social e canali non regolamentati. Tra influencer e tispster, è praticamente impossibile sostenere che il divieto di pubblicità colpisca anche per il gioco on line. È giunto il momento di ripensare a quel divieto – ha detto ancora – bisogna distinguere tra giochi realmente a rischio e giochi a basso impatto, come quelli tipici delle ricevitorie. L’obiettivo non deve essere liberalizzare senza freni, ma consentire alle reti legali di comunicare in modo trasparente e riconoscibile».
Anche se la prospettiva è delicata, la direzione tracciata è chiara: rimettere al centro la rete fisica, che con la sua capillarità, affidabilità e presidio sul territorio resta garanzia di legalità e sicurezza. «i tabaccai ricevitori – ha detto in chiusura Zamparelli – sono il canale più sicuro e professionale per i giocatori.
Il futuro del gioco pubblico in Italia dipende da come verrà costruito il riordino: non riguarda solo noi operatori, ma l’intero sistema Paese».
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