Nella giornata di ieri la Camera dei deputati ha approvato la mozione Mollicone, Latini, Tassinari, Cavo e altri di FdI che propone iniziative per il finanziamento del settore del cinema
Nella giornata di ieri la Camera dei deputati ha approvato la mozione Mollicone, Latini, Tassinari, Cavo e altri di FdI che propone iniziative per il finanziamento del settore del cinema e dell’audiovisivo. La mozione dedica particolare attenzione anche all’industria videoludica, con l’obiettivo di trasformare l’Italia in uno degli hub più competitivi a livello internazionale per la produzione di videogiochi.
Secondo i dati riportati, nel 2024 sono stati 47 i titoli per i quali le imprese italiane hanno richiesto l’accesso al credito d’imposta, per un totale di 13 milioni di euro di agevolazioni. L’investimento complessivo su cui è stato richiesto il beneficio, tra il 2021 e il 2024, ammonta a 204 milioni di euro: un segnale di crescita, ma ancora lontano dai livelli dei principali Paesi europei.
La mozione impegna il Governo a valutare una serie di interventi specifici, tra cui:
Non solo incentivi fiscali: il documento apre anche alla possibilità di estendere al settore videoludico alcune linee di sostegno già pensate per il cinema, legate alla promozione dell’identità culturale italiana. In questo modo, il videogioco verrebbe riconosciuto non solo come prodotto industriale, ma anche come forma di espressione culturale da valorizzare.
Durante il dibattito in Aula, sono stati vari gli interventi dei deputati in materia di videogiochi.
Rita Dalla Chiesa (FI-PPE) ha dichiarato: “Questa mozione, che Forza Italia sostiene con convinzione, va proprio nella direzione di rafforzare questo percorso. Prevede trasparenza, più efficienza, il coinvolgimento delle realtà rappresentative del settore, nuove opportunità per le sale cinematografiche, sostegno alle produzioni indipendenti e ai generi più popolari, anche a quelli del cinema per famiglie. Non dimentica i videogiochi – un comparto giovane che è in forte crescita – né la necessità di formare le nuove generazioni affinché conoscano e pratichino il linguaggio audiovisivo che oggi è diventato fondamentale.
In questo senso il nostro impegno è chiaro: dare dignità a tutte le forme dell’audiovisivo, dal grande cinema d’autore alle nuove frontiere digitali, perché ogni linguaggio artistico ha valore e perché un Paese moderno deve essere in grado di parlare a tutti senza lasciare indietro nessuno; deve creare uguaglianze e non diseguaglianze. Il nostro cinema ha una tradizione gloriosa. I registi, quelli più amati, quelli più bravi, li conosciamo tutti: Rossellini, Fellini, Antonioni, Scola, fino ai grandi successi contemporanei, Tornatore, Ozpetek; i nostri professionisti continuano a vincere premi nei festival più prestigiosi, portando l’Italia nel mondo come simbolo di bellezza e creatività. Ma il cinema non è soltanto passato, anche se un passato importante. È futuro, è strumento educativo, è mezzo per raccontare identità e valori, è occasione di crescita culturale e civile.
Martina Semenzato (NM(N-C-U-I)M-CP) ha ricordato che nel 2024, “per i videogiochi – un settore affine e in espansione – sono state presentate 47 richieste di credito d’imposta da 34 imprese, per 13 milioni di euro richiesti, con un investimento totale dal 2021 al 2024 di 204 milioni di euro”.
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