Toccherà al Tribunale delle misure di prevenzione presieduto dal giudice Angelo Risi decidere se l’amministrazione statale dovrà pagare i debiti, che ammontano a quasi due milioni e mezzo di euro,
Toccherà al Tribunale delle misure di prevenzione presieduto dal giudice Angelo Risi decidere se l’amministrazione statale dovrà pagare i debiti, che ammontano a quasi due milioni e mezzo di euro, di un noto imprenditore cinese, visto che il suo intero patrimonio immobiliare e i suoi soldi sono stati sequestrati prima e confiscati poi per ordine della magistratura, in seguito all’inchiesta penale che l’ha visto condannare a cinque anni e mezzo di reclusione.
L’udienza è già fissata per il prossimo 3 marzo: i creditori sono 23 e le cifre più consistenti le doveva soprattutto alle banche.
Tra i creditori anche una società che ha dato in affitto le slot machine per i suoi locali, la quale sostiene di aver anticipato 119 mila euro. I giudici del riesame dovranno stabilire innanzitutto se le richieste sono veritiere, ma sono i creditori che dovranno dimostrare di essere stati in buona fede nell’aver concesso i mutui o aver rifornito di materiale.
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