È stata presentata al Consiglio Regionale del Veneto una mozione, di cui il consigliere Lorenzo Masolo è il primo firmatario, denominata “A che gioco stiamo giocando? Si riveda il progetto
È stata presentata al Consiglio Regionale del Veneto una mozione, di cui il consigliere Lorenzo Masolo è il primo firmatario, denominata “A che gioco stiamo giocando? Si riveda il progetto ministeriale di riordino sul gioco d’azzardo c.d. Fisico”. La proposta è attualmente in fase di elaborazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Attraverso la mozione si sottolineano una serie di criticità sulla bozza di legge in materia di gioco fisico.
Il progetto sul riordino delle reti di raccolta in luoghi fisici presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze prevede la razionalizzazione territoriale e numerica dei luoghi fisici di offerta di gioco secondo criteri di specializzazione e progressiva concentrazione della raccolta del gioco in ambienti sicuri e controllati, con contestuale identificazione dei parametri soggettivi e oggettivi di relativa sicurezza e controllo. La mozione intende sottolineare che questa riforma potrebbe inevitabilmente creare distinzione tra punti gioco certificati e non, precisando che la differenza tra i due risiede nella formazione del personale, una misura già adottata da diversi regolamenti regionali. Si ritiene quindi che l’unico obiettivo di tale riforma sia eliminare delle distanze dai luoghi sensibili per i punti certificati: il progetto di riordino renderebbe pertanto del tutto inutile e privo di effetto quanto stabilito dall’articolo 7 della legge regionale del Veneto n.38 del 2019 rispetto alle distanze dai punti sensibili, così come rispetto alla individuazione dei punti sensibili, tenuto conto che per i punti gioco non certificati, è introdotta una distanza di 200 metri dai punti sensibili tassativamente individuati dalla bozza di decreto, riducendoli solo alle scuole secondarie di secondo grado e ai SerD. Con il risultato di ridurre drasticamente la liste dei luoghi sensibili.
Altra criticità riguarda la sicurezza urbana, infatti, il progetto di riforma sembra voler superare del tutto le ordinanze sindacali di riduzione degli orari di apertura a tutela della salute pubblica. Sarebbero quindi modificati gli orari di chiusura differenziati per sale gioco certificate e non: 05:00-08:30 e 13:00-15:00 (certificati); 05:00-09:00 e 13:00-16-00 (non certificati). L’intenzione sarebbe anche quella di limitare il potere dei sindaci di modificare gli orari sulla base delle esigenze specifiche del comune con un ordinanza comunale.
Considerando gli elementi citati, quindi, la mozione impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine di pervenire a una rimeditazione del progetto di riordino del gioco fisico che sia privo degli elementi di criticità evidenziati, ponendo, quali obiettivi non negoziabili, anche nell’ambito del Tavolo di lavoro presso la Conferenza Unificata, la tutela della salute e la riduzione e regolamentazione dell’offerta, mantenendo inalterati i poteri delle Autonomie locali e territoriali nella gestione del gioco d’azzardo.
PressGiochi