29 Marzo 2024 - 09:48

Varese. In piazza Podestà, Flash mob contro l’azzardo dell’associazione And

Nella tarda mattinata di sabato 25 maggio scorso in Piazza del Podestà (Corso Matteotti) a Varese un gruppo di alunni della Scuola Secondaria “De Amicis” di Castronno ha animato un

27 Maggio 2019

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Nella tarda mattinata di sabato 25 maggio scorso in Piazza del Podestà (Corso Matteotti) a Varese un gruppo di alunni della Scuola Secondaria “De Amicis” di Castronno ha animato un “flash mob” di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo. Con gli studenti e i loro genitori, c’era la prof.ssa Elena Invernizzi, che ha preparato l’iniziativa nell’ambito di un progetto realizzato nel plesso durante il corrente anno scolastico con il supporto scientifico dalla dr.ssa Angela Biganzoli, psicologa dell’Associazione AND-Azzardo e Nuove Dipendenze, che ha anche presenziato all’iniziativa insieme alla dr.ssa Daniela Capitanucci, Presidente Onorario di AND. Oltre agli slogan e al flash mob, gli studenti hanno composto una canzone originale che presto diventerà un video che sarà proposto sabato prossimo durante la festa di fine anno scolastico e che in seguito verrà diffuso tramite i social per far diventare virale il messaggio che l’azzardo è una menzogna.

 

L’obiettivo della manifestazione era quello di sensibilizzare la cittadinanza sulla lotta al gioco d’azzardo, vera piaga sociale che sta diffondendosi anche tra i giovanissimi.

 

La situazione della popolazione 14-19 anni della nostra provincia è stata fotografata in uno studio condotto nel 2018 da AND-Azzardo e Nuove Dipendenze in collaborazione con il CHUV-Centre du jeu excessif di Losanna. In questa fascia di età risulta che ha già giocato d’azzardo il 50,4% dei ragazzi e di questi lo ha fatto prima dei 18 anni (cioè da minorenni) l’89,8%. In aggiunta, circa il 53% di loro ha cominciato insieme a familiari adulti (ben il 30% con i genitori). Manifestano gioco problematico il 9,2% del campione e sono a rischio il 17,5%. Il 40% usa per giocare i soldi dati dai genitori, il 20% soldi destinati ad altro (pranzo, uscite, ricariche…), il 10% li prende in casa senza chiederli. I giochi d’azzardo vengono praticati perlopiù in luoghi “fisici” (specie bar e tabaccherie): quelli più gettonati sono Gratta e Vinci e Scommesse Sportive (30% ciascuno). Alle slot giocano il 10% dei ragazzi. Il gioco d’azzardo online (via pc, app, smartphone) a sorpresa è risultato essere meno diffuso tra gli adolescenti di quello disponibile nei loro luoghi di vita (bar e tabacchi in particolare). Le Scommesse Sportive online (che tra i giochi d’azzardo online è quello più praticato da questa fascia di età) rappresentano un terzo di tutti i giochi praticati online e sono il 10% delle preferenze totali.

“Questi dati sono preoccupanti, considerando il divieto assoluto per gli under 18 di giocare d’azzardo: parrebbe proprio che i divieti siano poco efficaci e che quindi anche nel gioco legale vi sia una fetta importante di illegalità che non riesce ad essere arginata dalle attuali norme” dichiara la dr.ssa Capitanucci, portavoce di AND e Responsabile Scientifico dell’Associazione. “È quindi opportuno fare cultura e sensibilizzazione con iniziative come quella di oggi, nata nel contesto scolastico, ma che doveva essere portata anche al di fuori, per mandare a tutti i cittadini il nostro messaggio” afferma la prof.ssa Invernizzi dell’Istituto De Amicis. “In attesa che misure più incisive vengano attuate” precisa Capitanucci.

Anche il comportamento degli adulti è importante. Un altro studio, condotto sempre nel 2018 dallo stesso team di ricercatori, ha riscontrato che ben il 77,3% della popolazione maggiorenne ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita. Una persona su quattro ha giocato alle Slot Machine e ha fatto Scommesse Sportive e una persona su dieci ha giocato a Poker Online. Tra i giochi che risultano essere praticati con maggiore costanza ci sono i Gratta e Vinci (una persona su dieci) e le Scommesse Sportive (una persona su venti). Gli uomini giocano più delle donne, come pure i più giovani giocano più degli over 40. Presentano comportamenti di gioco d’azzardo problematico maggiormente gli uomini (9,5%) a fronte del 5,3% rilevato nel campione femminile; e i giovani (2,8%) più degli over 40 (1,7%).

 

Anche i dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli confermano che ogni anno, per inseguire la fortuna, i cittadini della provincia di Varese “investono” più di un miliardo e mezzo di euro. L’andamento del consumo mostra una tendenza elevata ma stazionaria nel settore del gioco d’azzardo fisico (cioè, quello che è possibile praticare negli oltre 1.000 esercizi pubblici, tra bar, tabaccherie, sale giochi, locali VLT, Bingo, ecc.) che assorbe quasi un miliardo e duecentomila euro. Ma in provincia il gioco d’azzardo online è cresciuto in due anni di ben il 57%, arrivando a sfondare la cifra di 373mila euro nel 2018. Le tipologie di giochi d’azzardo in cui è stato speso più denaro sono state gli apparecchi elettronici (cioè, VLT e le Slot Machine) che costituiscono circa il 68% della raccolta da gioco d’azzardo fisico nella nostra provincia, seguita dalla spesa per giochi d’azzardo online (che è di circa la metà).

 

Come modificare questa situazione? “Incidendo sui modelli adulti” afferma Capitanucci: “un adulto che gioca d’azzardo davanti a un giovane, oppure che è tollerante verso la diffusione dell’azzardo a bassa soglia, fornisce un modello per il minore che normalizzerà questo comportamento, con la conseguenza scontata che probabilmente un domani che il ragazzo ne avrà l’occasione comincerà a farlo senza porsi tante domande. L’azzardo, intessuto nella quotidianità, passerà come un ‘valore’ culturale sostitutivo di impegno, risparmio, competenze…”

 

I ragazzi quindi, proprio per contrastare questa situazione e per lanciare un messaggio anche agli adulti, hanno sfilato per le vie del centro facendosi portavoce di numerosi slogan; tra questi, alcuni di taglio molto innovativo e crudo: puntavano infatti il dito sulla sofferenza degli animali (in particolare, cani e cavalli) che vengono sfruttati legalmente e indotti a sofferenze enormi per le corse e le scommesse. Un danno collaterale di questo business, spesso ignorato, che la sensibilità di questi giovani cittadini ha invece ben colto, facendo sfilare anche alcuni levrieri salvati dal mondo delle corse attraverso l’Associazione GACI, con messaggi che puntano dritto al cuore: “Sfruttato per le corse e le tue scommesse; adottato per amore”, “Per le scommesse mi hanno sfruttato, GACI mi ha salvato”, “Tu scommetti? Loro soffrono”, “Tu scommetti, loro muoiono. È legale uccidermi se non rendo più soldi”. Anche Nebbia, un bel cagnolone di razza bovara che fortunatamente non ha vissuto maltrattamenti legati al mondo delle corse e delle scommesse, ha comunque voluto lanciare a modo suo un messaggio per proteggere i suoi simili e gli umani giocando sul suo nome: “Il gioco d’azzardo ti annebbia il cervello!”.

 

C’è un modo per invertire la rotta? “Gli adulti dovrebbero tornare ad essere buoni testimoni di stili di vita sani, promotori di comportamenti che favoriscono il benessere nelle nuove generazioni, tornare ad essere modelli di comportamento che i giovani possono seguire semplicemente attraverso l’esempio. Quindi, bisogna ripartire proprio dai loro comportamenti e dalle loro scelte di tutti i giorni. E questo è lo scopo di iniziative come quella di sabato scorso” conclude la dr.ssa Capitanucci.

 

 

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