30 Aprile 2025 - 06:31

Trentino. Tomasi: “Stiamo assistendo a una normalizzazione del fenomeno del gioco d’azzardo”

Il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia continua a crescere, e nonostante gli allarmi lanciati da esperti e associazioni, l’approccio politico sembra non rispondere adeguatamente alla gravità della situazione. E’

07 Aprile 2025

Il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia continua a crescere, e nonostante gli allarmi lanciati da esperti e associazioni, l’approccio politico sembra non rispondere adeguatamente alla gravità della situazione. E’ il punto di vista di Giulia Tomasi, referente dell’area “Azzardo: cura e prevenzione” di Ama in Provincia di Trento che ha espresso preoccupazione riguardo l’evoluzione del fenomeno, sottolineando le criticità di un sistema che, invece di combattere l’azzardo come piaga sociale, lo sta trattando come una fonte di guadagno. Tomasi ha dichiarato in una intervista rilasciata a Il Dolomiti: “I numeri confermano un trend in crescita, a cui stiamo assistendo in Trentino ma anche su tutto il territorio nazionale: l’azzardo, specialmente online, è in costante e preoccupante aumento. Con un danno oltre che sociale anche economico: parliamo di ricchezza che non resta sul territorio, non crea lavoro, non produce ricchezza locale, ma che finisce nelle tasche di grandi operatori, magari stranieri. E il costo sociale, come sappiamo, è altissimo, con migliaia di persone a rischio dipendenza. L’azzardo online ha ulteriormente facilitato l’accesso a questo mondo, soprattutto per i giovani: e allora non sorprende vedere questi dati.”

Riguardo l’approccio politico, Tomasi ha sottolineato: “La sensazione è proprio che l’orientamento politico stia virando in maniera sempre più netta, quasi come se l’azzardo ormai fosse considerato dal governo non più una piaga sociale da combattere, ma una semplice entrata economica da massimizzare. Un campanello d’allarme inquietante.”

Inoltre, ha avvertito sulla crescente “normalizzazione” del fenomeno: “Più che arrendevolezza, direi che stiamo assistendo a una normalizzazione del fenomeno. Un processo ancora più pericoloso. Che la percezione stia cambiando, ce ne rendiamo conto sempre di più ogni giorno che passa. La pubblicità spesso affascina e confonde le idee: ‘gioco responsabile’, ‘gioco legale’, l’idea che il successo nelle scommesse, specialmente quelle sportive, sia determinato dal talento. Parole che deformano la realtà delle cose.”

Infine, Tomasi ha ribadito l’importanza dell’educazione: “Scommettere non è una questione di abilità, ma il marketing martella su questi concetti. Serve più educazione, ripeto sempre che noi – non siamo per un proibizionismo cieco: semplicemente riteniamo che vadano messe in campo in maniera più strutturata ed incisiva campagne di informazione e di prevenzione. Purtroppo l’advertising dell’azzardo è spinto da una potenza di fuoco che le permette di trovare vie per penetrare molto più a fondo di qualsiasi tipo di informazione.”

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