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Toscana. Stella (FI): “Il mio pdl per arginare il gap, un probema sociale gravissimo”

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) ha illustrato la sua Proposta di Legge Regionale su “Prevenzione e contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico – Modifica

23 Febbraio 2017

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Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) ha illustrato la sua Proposta di Legge Regionale su “Prevenzione e contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico – Modifica alla legge regionale n. 57 del 18 ottobre 2013”.

“Ogni minuto in Toscana vengono bruciati davanti alle slot machines 1.250 euro, il corrispettivo di uno stipendio medio ha dichiarato- quello del gioco d’azzardo patologico è un problema sociale gravissimo, con ricadute in ogni ambito (lavorativo, familiare, psicologico) e crediamo che sia necessario mettere un argine a questo fenomeno”.
“Si pensi che solo in Toscana, secondo i dati raccolti dai Servizi per le Dipendenze – ha proseguito Stella – prendendo come riferimento 3.310.131 abitanti di età compresa fra i 18 e i 75 anni, risultano 30mila persone con problemi di gioco d’azzardo patologico (Gap), di cui 1334 in cura presso le apposite strutture sanitarie che trattano la dipendenza da gioco, con una media di 4,03 casi ogni 10.000 abitanti (dati 2015). Secondo i dati raccolti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato (Aams), in Toscana nel 2015 la raccolta di denaro da gioco è arrivata a 4,6 miliardi di euro, le vincite a 3,5 miliardi di euro e le spese dei giocatori a oltre 1 miliardo. Sono cifre spaventose, se pensiamo che il gettito dell’Imu in tutta Italia è intorno ai 4 miliardi di euro”.

La proposta di legge prevede l’istituzione di un numero verde regionale; limitazioni orarie applicabili dai Comuni, e possibilità per i Comuni di evitare l’apertura di nuovi locali con slot machines; detrazioni Irap (0,92%) per quegli esercizi che decidono di privarsi delle slot, e impossibilità di accedere ai finanziamenti regionali per quelle attività che invece continuano a tenere le slot. Per prevenire il disturbo da gioco, la pdl prevede che venga vietata la collocazione di apparecchi in locali che si trovano ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, non inferiore a 500 metri da i luoghi sensibili: (scuole, centri di formazione per giovani e adulti, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali e centri sanitari, banche e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati, parchi giochi e stazioni ferroviarie).

PressGiochi