23 Marzo 2025 - 16:15

Torrigiani (commissione Antimafia): “C’è un’offerta di gioco smisurata e lo Stato non è in grado di controllarla”

“MISURA è un parola da ricordare. Il comitato disposto che disciplina gioco e scommesse in questo paese è deficitario di una legge organica che disciplina la materia dei giochi e

11 Febbraio 2025

“MISURA è un parola da ricordare. Il comitato disposto che disciplina gioco e scommesse in questo paese è deficitario di una legge organica che disciplina la materia dei giochi e delle scommesse.

Questi sono i numeri che muovono il comporto del gioco azzardo:

  • tra il 2004 e il 2023 sono stati 1617mld di euro veicolati nei canali di giochi e scommesse una cifra che fa tremare i polsi. Non è un caso se gli organi di finanza globale sono entrati a far parte dei grandi asset delle società di giochi e scommesse.
  • Nel decennio 2006-2016i soldi spesi in giochi e scommesse sono tornati in vincite è pur vero che in una situazione drammatica per famiglie oltre 131mld di euro sono stati persi in tasse.

Per anni si è creduto – sbagliando- che se lo Stato avesse gestito in modo diretto il comporto del gioco si sarebbero debellati i fenomeni di criticità. In realtà oggi possiamo dire che è stato fallito, l’equazione secondo cui gioco lecito equivale a gioco sicuro è stata superato dagli eventi. Il mercato del gioco illegale prospera su un binario parallelo e è difficilmente quantificabile. È stato accertato dalle indagini ancora in corso sulle ingerenze della malavita sullo dello sport e sul calcio.

Per contrastare la degenerazione del gioco azzardo servono molti soldi non solo per al cura e la prevenzione dalla dipendenza ma anche soprattutto per contrastare le ingerenze malavitose che interessano anche il mondo del gioco che tutti i italiani sono chiamati a corrispondere con le proprie tasse. Di ciò non si ha conoscenza, non si è mai fatto un calcolo.

C’è un’offerta smisurata:

  • 16 milioni di conti di gioco aperti online con in dote oltre 10mld di euro a società di gioco scommesse su vari circuiti bancari;
  • 55 tipologie gratta e vinci cartacei;
  • oltre 300mila apparecchi;
  • oltre 8.000 tipologie di scommesse sportive;

Tutto questo è una follia, serve misura. Lo stato non è in grado di controllare questa offerta smisurata e di presidiare il territorio nonostante gli sforzi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Secondo le indagini della Dia, le mafie considerano quello del gioco un settore privilegiato per riciclare denaro visto la normativa fallace in materia.

È necessario quindi riformare il settore, attraverso una serie di iniziative:

  • totale tracciabilità finanziaria dei giocatori
  • inasprimento sanzioni e pene
  • concessione a tutti che veda maggiore responsabilità del concessionario
  • chiudere definitivamente attività del settore che permette ai minori di giocare perché questi atti fanno male anche alle imprese oneste.”

 

Lo ha dichiarato Filippo Torrigiani, consulente della commissione parlamentare Antimafia durante il convegno “Gioco legale: serve una riforma” che si è tenuto oggi presso la Camera dei Deputati, sala Matteotti.

 

PressGiochi