29 Marzo 2024 - 14:17

Su chi graverà l’aumento del preu sulle slot machine? Di Osvaldo Asteriti

In una lettera inviata al quotidiano le Monde, il Ministro Luigi Di Maio afferma che “Nell’ultima legge di bilancio abbiamo deciso di alzare le tasse a concessionari di gioco d’azzardo…”.

14 Febbraio 2019

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In una lettera inviata al quotidiano le Monde, il Ministro Luigi Di Maio afferma che “Nell’ultima legge di bilancio abbiamo deciso di alzare le tasse a concessionari di gioco d’azzardo…”.

L’affermazione – scrive l’avv. Osvaldo Asteriti – è vera, ma solo in parte.

 

Con la Manovra 2019, in effetti, il preu è stato aumentato dell’1,35% sulle slot-machine e dell’1,25% sulle vlt; a pagare questo aumento, invece, non saranno certamente i concessionari. Intanto occorre ricordare che nella stessa finanziaria è stato anche ridotto il c.d. payout, cioè la percentuale sulle giocate restituita ai giocatori, di due punti per le awp e un punto per le vlt, portandola rispettivamente al 68% e all’84%.

In parole povere, per ogni euro giocato alle macchinette, in media ai giocatori verranno restituiti 68 centesimi, invece dei 70 come era previsto fino al 31 dicembre dello scorso anno e quindi i monopoli e la filiera si spartiranno il restante 32% invece del 30%.

 

Grazie a questo meccanismo, i concessionari non saranno minimamente incisi dall’aumento del prelievo fiscale, che resterà invece interamente sulle spalle dei giocatori, che ne sopporteranno tutto il peso. Secondo alcuni, tuttavia, la diminuzione del payout comporterà una riduzione della raccolta, a causa della diminuzione del (ri)gioco. La tesi è senza alcun fondamento, come dimostrano alcuni giochi d’azzardo, soprattutto on line, che restituiscono percentuali fino al 95% delle somme giocate.

Non è infatti la percentuale di restituzione a determinare l’entità della raccolta, ma come viene distribuita.

 

Basterà – conclude il legale – rimodulare la struttura premiale delle slot- machine, attualmente ignota, aumentando ulteriormente la frequenza dei piccoli premi e il gioco sarà fatto, con la conseguenza che la raccolta aumenterà, lo Stato e i concessionari guadagneranno di più, mentre i giocatori recupereranno di meno, ma si ammaleranno di più”.

 

 

PressGiochi