11 Dicembre 2024 - 06:24

STS. Campania: il TAR conferma l’esenzione dei tabaccai dal distanziometro

Nel mese di marzo del 2020, a seguito di un dialogo instaurato dai nostri rappresentanti con l’amministrazione regionale, i tabaccai ottenevano un’importante vittoria sindacale: l’esenzione dal divieto distanziale da luoghi

19 Novembre 2024

Nel mese di marzo del 2020, a seguito di un dialogo instaurato dai nostri rappresentanti con l’amministrazione regionale, i tabaccai ottenevano un’importante vittoria sindacale: l’esenzione dal divieto distanziale da luoghi sensibili con riferimento alla raccolta di scommesse e all’installazione di awp. Da una parte, veniva considerata l’impossibilità delle rivendite di stabilirsi liberamente sul territorio (a causa dei vincoli posti a monte dalla normativa nazionale) e, dall’altra, la professionalità dei titolari nel garantire la tutela dei giocatori.

Recentemente, la disposizione regionale è stata messa in dubbio da alcune Questure che, di fatto, hanno negato il rilascio della licenza per le scommesse ad alcuni tabaccai, troppo vicini a luoghi sensibili, candidati a diventare corner.

L’equivoco verteva sull’ambito di applicazione dell’esenzione che, secondo la Questura, riguardava solo gli apparecchi e non anche le scommesse. Equivoco risolto dal TAR della Campania, sezione di Salerno, che si è pronunciato a seguito del ricorso presentato da una tabaccaia cui era stata negata la licenza scommesse.

“Si deve ritenere – scrivono i giudici – che tra le attività autorizzabili in deroga al requisito delle distanze dei luoghi sensibili siano ricomprese anche le attività di raccolta delle scommesse sportive a cura di soggetti concessionari della rivendita di generi di monopolio”. Più chiaro di così il TAR non poteva essere. Confermato il principio di esclusione dal distanziometro, avendone l’opportunità, i tabaccai campani potranno dunque collocare un corner scommesse ovunque siano ubicati.

La conferma di questo principio ha un grande valore che supera i confini della Campania e delle altre quattro Regioni che lo hanno introdotto (Calabria, Abruzzo, Sicilia e Marche): cercheremo di farlo valere nell’imminente lavoro sul riordino del gioco fisico.

 

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