19 Aprile 2024 - 12:20

Standard & Poor’s mette sotto sorveglianza il rating di Codere, Moodys lo declassa a B3, ma la società non è d’accordo

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha messo sotto sorveglianza i rating di Codere con prospettive negative, a causa delle previsioni secondo cui la società potrebbe avere difficoltà a rifinanziare

11 Settembre 2019

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L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha messo sotto sorveglianza i rating di Codere con prospettive negative, a causa delle previsioni secondo cui la società potrebbe avere difficoltà a rifinanziare obbligazioni per un valore di 500 milioni di euro e 300 milioni di dollari (272 milioni di euro).

S&P ha mantenuto, tuttavia, il rating creditizio dell’impresa in B-, nel grado speculativo e noto come junk bond, per avere scarsa capacità a lungo termine e dipendente da un ambiente favorevole.

 

In questo senso, l’agenzia giustifica la sorveglianza e le prospettive negative di Codere con la sua stima che potrebbe avere difficoltà a rifinanziare le obbligazioni garantite la cui scadenza avverrà nell’ottobre 2021.
Pertanto, avverte che, data la svalutazione del peso argentino, i recenti sviluppi nella politica del paese e i controlli sui capitali, la società potrebbe avere complicazioni nel rifinanziamento di tali obbligazioni. “Vediamo un’alta probabilità che non ci riuscirà nei prossimi sei mesi. Se ciò dovesse accadere, potremmo abbassare il rating”, avvertono da S&P.

 

L’agenzia di rating sottolinea che il reddito generato dal Gruppo spagnolo nel mercato argentino rappresenta il 25% dell’utile operativo lordo del gruppo (Ebitda), sebbene sottolinea che l’attuale esposizione della società in Argentina è inferiore a quella che aveva in 2013.

Codere ha registrato un utile operativo lordo (Ebitda) rettificato di 70,3 milioni di euro nel secondo trimestre dell’anno in corso, con un incremento dell’8,2% rispetto ai 65 milioni di euro ottenuti nello stesso trimestre del 2018.

 

Le argomentazioni avanzate dall’agenzia rispondono a criteri strettamente tecnici relativi al termine del rifinanziamento, bilanciando l’incertezza generata in Argentina con l’evoluzione favorevole della società e la sua capacità di affrontare scenari avversi, dovuti a circostanze macroeconomiche o normative, generando crescita.

 

Aggiornamento delle 18,00 – MOODYS DECLASSA IL RATING CODERE A B3

 

Da parte sua, l’agenzia Moodys ha declassato il rating di Codere da B2 a B3, mantenendo una prospettiva stabile, sostenendo il potenziale impatto della situazione che l’Argentina sta vivendo dopo le ultime elezioni primarie, sulla redditività e sulla capacità di generazione Contanti del gruppo.

 

LA RISPOSTA DI CODERE – La società afferma di non condividere la decisione adottata da Moody, spiegando che il nuovo rapporto pubblicato non riflette correttamente la situazione attuale o le prospettive dell’azienda. “Questa riduzione del rating – affermano dall’azienda – non tiene conto della recente comunicazione della società – (del 26 agosto) – che informa degli effetti della situazione argentina nei risultati del secondo trimestre e ribadisce la sua aspettativa di conformità con l’ebitda rettificato per il 2019, che comporta sia un significativo miglioramento dell’ebitda rispetto all’anno precedente, sia la generazione di un flusso di cassa libero positivo per quest’anno.

La società ha mostrato in questi primi sei mesi dell’anno livelli inferiori di spese e investimenti non ricorrenti in manutenzione e crescita (investimenti in conto capitale), il che migliora le aspettative di generazione di flussi di cassa per l’anno. Di conseguenza, e contrariamente alle aspettative dell’agenzia di rating, la società prevede di generare un flusso di cassa positivo nel corso del 2019.

I risultati alla fine di giugno 2019 (e avanzati il ​​26 agosto), riflettono che, sia l’ebitda della società sia l’ebitda rettificato, la diversificazione geografica di entrambi e la generazione di cassa, raggiungono, entro la metà di quest’anno, il livello più alto dal 2012, mentre la leva finanziaria netta si attesta sui minimi di 2,7x.

Allo stesso modo, Codere continua ad attuare il suo piano di trasformazione all’interno dell’azienda, digitalizzando i suoi uffici frontali e secondari e attivando leve in grado di generare una crescita significativa nell’ebitda adeguato nei prossimi anni. In particolare, questo piano ha permesso di ridurre l’esposizione in Argentina, che è passata dall’assunzione di 131 milioni di euro di ebitda rettificato (quasi il 50% del consolidato), a circa 65 milioni nel 2019 (meno del 25%).

Nel contesto della pubblicazione dei risultati della prima metà del 2019, il prossimo venerdì 13 settembre, la società commenterà in modo approfondito i suoi dati e le aspettative di generazione di flussi di cassa sulla base dei dati effettivi del secondo trimestre dell’anno.

Codere prevede che nei prossimi mesi la conferma delle aspettative sui risultati resi pubblici dalla società e la risoluzione di alcune delle incertezze che permangono oggi riguardo all’evoluzione dello scenario macroeconomico in Argentina, contribuiranno ai progressi nel processo di rifinanziamento del debito, facilitando la revisione delle decisioni ora prese dalle agenzie di rating.

 

 

 

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