19 Aprile 2024 - 16:53

Stabilità. Beccalossi a PressGiochi: “Sui giochi, il Governo dovrebbe avere il coraggio avuto dalla Regione Lombardia”

L’assessore al Territorio, Urbanistica e Difese del suolo della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, da tempo si batte per contrastare il gioco d’azzardo patologico e in questi mesi guarda con attenzione

27 Novembre 2015

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L’assessore al Territorio, Urbanistica e Difese del suolo della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, da tempo si batte per contrastare il gioco d’azzardo patologico e in questi mesi guarda con attenzione i lavori del Governo in questo ambito. Riguardo alla legge di Stabilità 2016 dice: «Credo che il compito della politica non possa limitarsi a far quadrare i conti, anche se è ovvio che allo Stato fa certamente gola poter contrare su questo tipo di entrate. Servirebbe il coraggio avuto dalla Lombardia, con l’approvazione di una legge che è stata votata all’unanimità da tutte le forze politiche, di Governo e di opposizione».

“Il numero di giocatori patologici è in crescita. – dichiara l’assessore Beccalossi a PressGiochi – . Si tratta di un fenomeno complesso e non ancora del tutto catalogabile, dato che mancano i punti di riferimento statistici completi. Con la legge della Lombardia ritengo si siano fatti dei passi avanti per contrastare non il gioco d’azzardo, quanto la diffusione indiscriminata dello stesso, che chiunque può constatare recandosi al bar sotto casa”.

 

La legge di Stabilità per il 2016 promette la riduzione dell’offerta del gioco: ritiene che potrebbe derivare una limitazione del potere di intervento delle Regioni sulla materia?

Se limitare il potere delle Regioni significa azzerare i nostri provvedimenti, non posso che essere preoccupata. Guardo con interesse a ciò che viene deciso in sede di Governo, ben sapendo che le entrate garantite dal sistema del gioco sono spesso utilizzate per coprire buchi di bilancio creati altrove. Credo però che il compito della politica non possa limitarsi a far quadrare i conti, anche se è ovvio che allo Stato fa certamente gola poter contrare su questo tipo di entrate. Servirebbe il coraggio avuto dalla Lombardia, con l’approvazione di una legge che è stata votata all’unanimità da tutte le forze politiche, di Governo e di opposizione.

 

Quali sono gli effetti del regolamento regionale contro la diffusione della ludopatia? Dall’approvazione del provvedimento sembra che siano aumentati i ludopatici anziché diminuire, potrebbe fornirci qualche dato in merito?

Dire che i ludopatici siano aumentati dopo l’approvazione della legge è scorretto. Chi lo afferma dovrebbe avere l’onestà di precisare che prima questa patologia non era riconosciuta, anche se capisco che a qualcuno possa fare gola affermare che la nostra legge ha aumentato i malati di gioco. Il fatto che oggi le Asl possano prendere in carico un ludopatico, definendolo tale, comporta chiaramente un aumento nelle statistiche. Ma semplicemente perché prima questa definizione non era contemplata.

 

Si registra un aumento dell’offerta di gioco illegale dopo l’approvazione del regolamento regionale anti-slot?

Il problema della diffusione del gioco illegale è serio e le politiche di contrasto, purtroppo, prescindono dalle competenze regionali. Affermare un collegamento diretto tra l’aumento dell’offerta illegale e il nostro regolamento mi sembra davvero strumentale.

 

L’assessore Angelo Ciocca ha proposto di verificare se la legge regionale contro la diffusione della ludopatia ha funzionato o no…

E’ normale che una legge nuova e soprattutto inedita, dopo un periodo di “rodaggio”, meriti ogni approfondimento utile a verificarne l’efficacia e individuare gli eventuali margini di miglioramento.

Qual è il suo punto di vista riguardo la pubblicità del gioco?                               

Da cittadina non mi fa piacere constatare la diffusione di questo tipo di pubblicità e apprezzo la scelta, doppiamente coraggiosa in questo contesto economico, delle testate che rinunciano ad ospitarla.

 

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