28 Marzo 2024 - 22:35

Soluzione AS.TRO unica proposta alla legge di stabilita

“Sul tavolo istituzionale” è rimasta una sola proposta (quella di AS.TRO), che, alla fine, ha incontrato anche l’assenso di ACADI. La formale assenza della universale condivisione, a questo punto, non

30 Aprile 2015

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“Sul tavolo istituzionale” è rimasta una sola proposta (quella di AS.TRO), che, alla fine, ha incontrato anche l’assenso di ACADI.

La formale assenza della universale condivisione, a questo punto, non condiziona più il MEF.

A breve verrà adottato un decreto per risolvere ex post la situazione, imponendo a tutti di pagare “il giusto”, con gravi sanzioni a carico di chi “sgarra.

Quindi:

Sconfitto è stato colui che voleva “chiudere” il capitolo stabilità con un 3% di “sacrificio”.

Sconfitto è stato colui che ha affrontato la legge di stabilità senza il senso di responsabilità che un settore industriale non può esimersi dell’avere, tentando di farla franca tramite l’avvocato (come si fa per una multa per eccesso di velocità).

Non sconfitti sono quei gestori che hanno già avuto l’opportunità di trovare un accordo di rinegoziazione con il proprio concessionario e i propri esercenti, ai quali nessun pregiudizio potrà accadere a seguito dell’affermazione della “soluzione AS.TRO”, ma, al più, qualche beneficio ulteriore.

AS.TRO ha studiato una soluzione “aritmetica” che sconfessasse il principio in virtù del quale il gestore dovesse pagare almeno il 97% della legge di stabilità, individuando fino al 70% la percentuale massima addebitabile alla filiera AWP (esercente + gestore).

Le centinaia di richieste che ci stanno pervenendo dai gestori per essere assistiti nel “versamento del giusto” ci conferma che esiste il “gestore – imprenditore”, che ha “a cuore” tanto il futuro del suo asset quanto quello dei propri dipendenti, senza “nostalgia” per un settore “che si oppone” alle Istituzioni, cercando scorciatoie.

In sede di “ultima trattativa” AS.TRO ha accettato che si possa arrivare fino al 70%, e in virtù dello spirito proprio delle moderne associazioni di categoria, consideriamo “già legge” l’unica proposta esistente, invitando i gestori a farla propria.

Sicuramente ci sarà a breve un atto normativo che definirà (domani per ieri) le percentuali per singolo attore di filiera, e sicuramente lo 0,5% dei Concessionari fungerà da cauzione per garantire, nel frattempo, l’Erario.

Il vero “atto di orgoglio dei gestori AS.TRO”, pertanto, è quello di iniziare a versare i primi acconti dell’”equa ripartizione” già da lunedì prossimo, a prescindere dalla norma che sarà emanata, attraverso una consulenza che garantirà ogni salvaguardia dei diritti. Garantirsi la “prova” documentale di aver iniziato a condividere “il giusto” prima ancora che la norma lo conclami, sarà la credenziale “politico-istituzionale” per pretendere la patente di affidabilità del gestore – industriale, e la non assimilazione di questi con il “gestore-automobilista”.

Dalle ore 10,30 di lunedì mattina sarà disponibile per gli iscritti il vademecum attraverso il quale iniziare a versare i primi acconti, a titolo di adesione alla soluzione associativa. La modulistica sarà trasmessa esclusivamente via mail, in risposta alla posta di richiesta, mentre per ciò che attiene al “timore delle segnalazioni”, l’Associazione garantisce a tutti gli iscritti aderenti al percorso sopradescritto l’idonea assistenza per evitare ogni conseguenza giuridica.

Alcuni gestori delusi dal fatto che AS.TRO non ha ottenuto “la luna”, si consolino col fatto che AS.TRO non ha mai promesso “la luna” a nessuno, non adottando la demagogia come strumento di lavoro, ma facendosi carico dell’arduo compito di rappresentare alle Istituzioni l’esistenza di una categoria industriale che per pagare dipendenti e fornitori necessita di una dimensione di accordo con il titolare del gioco lecito, lo Stato.

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