24 Aprile 2024 - 05:54

Slovacchia. Il comune di Bratislava dichiara guerra al gioco

A Bratislava, la capitale della Slovacchia, il consiglio comunale in questi giorni ha valutato la petizione civile contro il gioco d’azzardo accompagnata dalle firme di 136.139 residenti della capitale e

30 Gennaio 2017

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A Bratislava, la capitale della Slovacchia, il consiglio comunale in questi giorni ha valutato la petizione civile contro il gioco d’azzardo accompagnata dalle firme di 136.139 residenti della capitale e ha accettato di avviare il processo di preparazione di un Regolamento generale vincolante (VZN) che vieti le sale da gioco in tutti gli edifici menzionati nella legge sul gioco d’azzardo.

Il sindaco Ivo Nesrovnal ha fatto notare che un terzo degli abitanti di Bratislava si è dichiarata contraria all’azzardo in città ed ha chiesto ai consiglieri comunali di adottare un regolamento che vieti del tutto l’apertura sul territorio comunale di casinò e sale con slot machines. Pertanto il sindaco spinge per emettere il regolamento comunale per un bando totale, in linea con le richieste della petizione.

Contraria a questo provvedimento  l’Associazione per i giochi e il divertimento, che aggrega una parte degli operatori del settore.  “Un divieto totale del gioco d’azzardo a Bratislava farebbe sorgere nuovi casinò per il gioco illegale- ha sostenuto- come è successo nelle città della Repubblica Ceca che hanno adottato tale misura”. Inoltre, l’associazione fa presente che con tale divieto la città perderebbe entrate annuali per tre milioni di euro. La misura porterebbe alla chiusura di circa 300 sale da gioco. Se invece il comune accettasse di regolare il settore, anziché bandirlo, a Bratislava rimarrebbero circa 80 operatori. In ogni caso, l’associazione minaccia di ricorrere a vie legali per proteggere il loro diritto d’impresa e per avere un risarcimento dal danno provocato dall’interdizione. Il sindaco Nesrovnal dice di essere consapevole che il divieto comporta una perdita finanziaria per la capitale (nel 2016 il comune ha incassato 3.150.000 euro da queste attività), ma ha sottolineato “non tutto si può misurare col denaro”.

Il consiglio deciderà come procedere con il nuovo regolamento nella prossima riunione prevista a metà febbraio. Se verrà approvato il divieto, non verranno più rilasciate nuove licenze per operare il gioco d’azzardo nella capitale, mentre le licenze già valide lo rimarranno fino alla loro naturale scadenza.

PressGiochi