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Silvestri (M5S): L’online è la nuova frontiera della criminalità nel gioco d’azzardo”

Francesco Silvestri alla luce della risposta ricevuta dal sottosegretario all’economia Alessio Villarosa sull’indagine della DNA Gambling dello scorso novembre sul gioco online ha risposto in aula alla Camera: “L’ultima relazione

25 Gennaio 2019

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Francesco Silvestri alla luce della risposta ricevuta dal sottosegretario all’economia Alessio Villarosa sull’indagine della DNA Gambling dello scorso novembre sul gioco online ha risposto in aula alla Camera:

“L’ultima relazione della Commissione antimafia proprio sul gioco d’azzardo, presieduta da Rosi Bindi, ha focalizzato la sua attenzione anche sul gioco legale, cioè nei confronti di un settore che, non va dimenticato, appartiene allo Stato e che, sebbene gestito da privati attraverso il sistema delle concessioni, è pur sempre esercitato in nome dello Stato. All’esito di numerose indagini è stato accertato che la criminalità mafiosa ha operato enormi investimenti in questo comparto, acquisendo e intestando a prestanomi sale deputate al gioco oppure mediante l’inserimento di uno o più sodali all’interno dell’organigramma delle compagini societarie’.

Oltre a questo, poi, mi fa piacere ricordare che questa Commissione ha presentato questa relazione il 6 luglio, relazione dove faceva tutto un profilo di quella che era la relazione tra criminalità e gioco legale; mai fu più profetica, perché praticamente a novembre del 2016 venne fuori l’operazione Rouge et noir nei confronti degli esponenti di una concessionaria di slot machine e che si chiamava proprio Atlantis Bplus gioco legale; praticamente, le parole “gioco legale” stavano nella denominazione sociale della società attenzionata dalla Commissione antimafia. Questo per dire cosa? Per dire che è importantissimo, anche rispetto ai numeri che ho citato prima, rispetto ai 3 milioni e mezzo di persone che, io dico, purtroppo, hanno un conto online, oggi, e tra alcune altre ricerche che sono state fatte mi ha particolarmente colpito quella che è stata fatta dalla Caritas di Roma su adolescenti e azzardo che ci descrive come, in realtà, ci sia un esercito pronto a subentrare, dopo il compimento dei diciott’anni, su questo tema e che sta sviluppando una sensibilità proprio all’online. Brevemente, chiudo, riportando la risposta che tutti gli intervistati, quindi, minorenni, hanno dato alla domanda: qual è lo strumento che viene utilizzato di più per giocare d’azzardo? C’è lo smartphone, 69 per cento, e il pc, 27 per cento. Quindi, l’online è la nuova frontiera, è la nuova frontiera, purtroppo, di chi azzarda e, quindi, automaticamente sarà la nuova frontiera della criminalità organizzata”.

 

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