18 Aprile 2024 - 04:06

Si apre Enada. Dalle associazioni: “Il settore non resti escluso dalla prossima riforma dei giochi”

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21 Settembre 2021

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Si è alzato il sipario sul mondo del gioco. Di nuovo in presenza, Enada e Rimini Amusement Show, le due fiere del gaming e dell’amusement, hanno aperto i battenti oggi fino a giovedì 23 settembre alla Fiera di Rimini di Italian Exhibition Group.
La 33ª edizione di Enada, Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco punta a dare un impulso all’intera filiera, completata dalla 3ª edizione di Rimini Amusement Show, che rappresenta il punto di riferimento per l’industria del gioco senza vincite in denaro.

Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti i presidenti di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni e di SAPAR Domenico Distante, intervistati dal giornalista Cesare Trevisani. Presenti all’apertura anche l’onorevole Rosanna Conte e la presidente dell’Osservatorio Internazionale sul Gioco Ornella De Rosa.

“C’è un forte bisogno di ritrovarsi per fare business e per confrontarsi sui nuovi scenari che si stanno delineando”, ha sottolineato Lorenzo Cagnoni. “Enada e Rimini Amusement Show vanno in questa direzione, valorizzando le novità e i segnali del mercato: lo dimostra la risposta delle aziende, che continuano a darci fiducia, consapevoli che per uscire dalla crisi occorre mettersi insieme e che le fiere sono uno strumento imprescindibile per fare business”.

“Oggi essere qui è molto importante, ringrazio gli espositori presenti”, gli ha fatto eco Domenico Distante. “Siamo riusciti a fare squadra per realizzare questa fiera. Purtroppo i problemi sono però ancora tanti. Siamo infatti in attesa del riordino nazionale del settore e abbiamo problemi con le concessioni che scadono. Questo settore, quello del gioco legale, deve essere tutelato a 360 gradi”.


Viene nuovamente sancita l’importanza del dialogo per il settore del gioco pubblico al convegno che si è tenuto questa mattina in apertura di Enada alla presenza dei presidenti di Sapar, Domenico Distante, Acadi, Geronimo Cardia e Astro, Massimiliano Pucci.

Ad aprire i lavori la presenza dell’europarlamentare Rosanna Conte esponente della Lega che ha ricordato: “Le aziende del gioco sono state le ultime a riaprire con chiusure oltremodo lunghe. Avete bisogno di riprendervi ed essere sostenuti. Ho presentato in Ce delle interrogazioni per rappresentarvi e sono disponibile ad accogliere le vostre istanza.

 

“Non abbiamo mai avuto divisioni tra associazioni – ha dichiarato Distante -, abbiamo lavorato sempre con le altre associazioni per fare le cose in comune. Oggi è importante essere qui per dare un segnale di ripartenza. Con la pandemia in Sapar abbiamo avuto amici fraterni che ci hanno lasciato e vorrei dedicare questa giornata a loro” ricordando gli esponenti Sapar che ci hanno lasciato a causa del Covid.

“In questo anno abbiamo vissuto un periodo terribile, chiusi mesi e mesi. Oggi i vaccini ci sono, abbiamo il green pass, siamo arti e io non trascurerei questo aspetto. Voglio vedere la parte positiva di questa fase, abbiamo la prospettiva di poter lavorare”.

“Stiamo entrando in una fase in cui si parla di riordino che è necessario – ha affermato Pucci -. Molte concessioni andranno in scadenza e serve un riordino che sostenga il settore. Finché avremo un Osservatorio nazionale antiGAP che manda indicazioni contrarie al settore questo ci porterà sicuramente a non risolvere i problemi. In Friuli a causa di queste indicazioni avevano deciso di richiuderci. Ma questa circolare era frutto di considerazione personali di alcuni dei suoi esponenti. Credo che in democrazia l’idea personale di un consulente non possa portare a chiudere un settore industriale. Se vogliamo fare un riordino fatto bene serve confronto simmetrico e partecipazione”.

“Il nemico – afferma Cardia – è la ghettizzazione del comparto. Un buon osservatorio che invece funziona è quello della Regione Campania che prevede anche la presenza degli operatori del settore per sentire anche l’altra campana, un ottimo strumento di democrazia che si basa sul principio della partecipazione”.

“In Piemonte – ricorda il presidente di Astro –  i partiti che volevano togliere le slot dai bar hanno firmato nelle piazze per legalizzare la cannabis. Questa è ipocrisia. Rischiamo di subire le due peggiori riforme possibili. Il settore non è coinvolto nelle fasi importanti di riforma del settore. Il timore è avere l’ennesima riforma a danno del settore che non comprenda le necessità di chi vi opera. Non perdiamo l’occasione di intervenire nella riforma dei giochi”. Dello stesso tenore Cardia: “Molte concessioni sono in scadenza, non abbiamo un sottosegretario con la delega ai giochi. Non vorrei che il settore si dovesse ritrovare a gestire i continui rinvii delle norme regionali e non partecipi al processo di riforma che ci sarà” ha concluso.

 

PressGiochi