29 Marzo 2024 - 17:00

Senato, polemiche su lotteria degli scontrini, respinta mozione per destinare fondi a aziende in crisi

E’ in discussione questo pomeriggio presso l’aula del senato la mozione di Fratelli d’Italia a firma Ciriani sul cashback e lotteria degli scontrini. La mozione, presentata il 26 gennaio scorso,

07 Aprile 2021

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E’ in discussione questo pomeriggio presso l’aula del senato la mozione di Fratelli d’Italia a firma Ciriani sul cashback e lotteria degli scontrini.

La mozione, presentata il 26 gennaio scorso, ricorda che per il cashback, il Governo ha stanziato circa 5 miliardi per le annualità 2021 e 2022 da erogare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, e qui viene uno dei punti. La mozione impegna il Governo a sospendere il piano cashback e a destinare i 5 miliardi di euro stanziati per sostenere le categorie in crisi.

Votazione mozione Fratelli d’Italia su abolizione cashback e destinare i 5 miliardi alle imprese in difficoltà.

Risultati: contrari alla richiesta 114 senatori, a favore 20. Astenuti : Lega, Forza Italia e Italia Viva.

“Voglio affermare con chiarezza – afferma il senatore Rauti di FdI – che oggi quest’Assemblea, con il suo voto – favorevole, contrario o di astensione – si assume delle responsabilità. Ci si assume la responsabilità se sostenere concretamente le categorie e le attività chiuse per Covid-19, aggiungendo 5 miliardi a quegli insufficienti e mortificanti 11 miliardi dei ristori (briciole, rispetto ai danni); ci si assume la responsabilità di non aver dato una roadmap per la riapertura; ci si assume la responsabilità del fallimento di alcune imprese, costrette ancora a pagare costi fissi come affitti e bollette. Insomma, ci si assume una responsabilità molto precisa e importante.

Chi oggi vota contro la mozione si assume la responsabilità di rispondere: non vi lamentate, avete la riffa, la lotteria degli scontrini e lo spreco vergognoso del cashback (che qualcuno ha deciso di non dare a chi lo merita, a chi soffre, a chi sta per chiudere, a chi fa sacrifici e a chi non ha più pane). Pur condannando le violenze di alcune manifestazioni, non si può non condividere l’esasperazione e non provare solidarietà verso chi è stato chiuso per decreto, non è stato indennizzato e non sa cosa mettere in tavola per i figli ogni giorno. Mettetevi una mano sulla coscienza, quando voterete oggi”.

 

Ad intervenire anche Comincini del PD che ha affermato: “I commercianti e gli esercenti che hanno dovuto adeguare i propri sistemi elettronici per poter accogliere queste modalità di pagamento a supporto del cashback e dell’altra misura, quella della lotteria degli scontrini, hanno fatto investimenti e, se si dice loro che abbiamo scherzato e che quegli investimenti vanno a decadere, credo che non sia neppure rispettoso dell’impegno che hanno messo nell’adeguare i propri strumenti.

C’è invece un tema sul quale credo che dobbiamo chiedere al Governo di impegnarsi maggiormente. Mi riferisco alla contrattazione che dovrebbe fare con l’Associazione bancaria italiana (ABI) per far sì che le commissioni sugli strumenti di pagamento elettronici e sulle modalità di introduzione delle macchinette che servono per tutto ciò, dal lato delle carte di credito e dal lato della banca, possano essere consistentemente ridotte.

Signor Presidente, se infatti guardiamo al numero di transazioni, che è già sensibilmente cresciuto, è facile fare un calcolo del maggiore introito che banche e carte di credito hanno conseguito. Credo, allora che il Governo possa aprire una trattativa con l’ABI per poter diminuire in maniera significativa le commissioni su questi strumenti”.

 

Per Rivolta della Lega: “La raccomandazione arrivata dalla Commissione europea era quella di adottare dei sistemi di lotta all’evasione e di digitalizzazione basati su un uso minore del contante. Con il piano Italia Cashless sono stati quindi previsti il cashback e la lotteria degli scontrini, alla fine del 2019, prima che iniziasse il periodo più drammatico della vita del nostro Paese e dell’intero mondo. Penso che nessuno in quest’Aula voglia proporre di fermare tutto perché non va bene il cashback; assolutamente no. Però certamente il contante deve continuare a essere usato e soprattutto, se una dotazione è stata fatta e ha bisogno di un correttivo, viste le necessità derivanti dalla pandemia, fermiamoci e facciamo un monitoraggio per vedere quello che è successo a partire dall’8 dicembre, traendone le conclusioni. “.

 

Finalmente – esodisce Fazzolari di FdI, “l’Assemblea discute la mozione sul cashback che il Gruppo di Fratelli d’Italia aveva presentato addirittura il 26 gennaio, per chiedere che i 5 miliardi buttati nell’inutile iniziativa del cashback e della lotteria degli scontrini fossero invece destinati a cose ben più utili, ad esempio a salvare imprese e posti di lavoro…

Cashback: 1.750 milioni di euro nel 2021, 3.000 milioni di euro nel 2022. Lotteria degli scontrini: 135 milioni di euro. Somma totale: 4.885 milioni di euro per cashback e lotteria degli scontrini, sottratti anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ve lo immaginate Draghi che deve giustificare questi importi in Europa? Non è facile, perché davanti a questa follia del cashback perfino i banchi a rotelle, i miliardi del bonus vacanze, quelli per i monopattini, per gli occhiali e perfino il cosiddetto bonus rubinetti sembrano avere maggiore dignità.

È possibile che nessuno Stato al mondo aveva avuto questa idea geniale della lotteria degli scontrini? Siamo andati a verificare e non è vero. L’Italia non è la prima; prima di noi lo Zimbabwe nel 2000 ha deciso, tramite la sua banca centrale, di introdurre una lotteria per cercare di favorire i consumi. La lotteria alla fine l’ha vinta il presidente Mugabe (quando si dice la fortuna), a cui invito a rivolgere un applauso (Applausi), perché tale vincita. Fatto sta che, escludendo l’Italia e lo Zimbabwe di Mugabe, nessuno ha mai utilizzato questo strumento, perché è una sciocchezza, come ci ha scritto garbatamente la Banca centrale europea (BCE) nella lettera del 14 dicembre indirizzata all’allora ministro Gualtieri, ribadendo due concetti che ha detto più e più volte. Il primo è non c’è un collegamento diretto tra uso del contante e lotta all’evasione. Lo afferma la BCE, ma lo ha anche detto qualche tempo fa l’allora ministro Padoan che, con tutto il rispetto per i colleghi del MoVimento 5 Stelle e per il collega che ha parlato prima di me, a occhio ne sanno un po’ più di loro di economia. Non c’è quindi collegamento tra lotta al contante e lotta all’evasione.

L’ultimo rapporto Istat, di pochi giorni fa, rileva che nel 2020 abbiamo registrato un milione di posti di lavoro in meno; Confcommercio dice che 300.000 imprese sono a rischio e con loro due milioni di posti di lavoro. Davanti a tutto questo non c’è nessuno di buon senso che crede veramente che una logica tenere 5 miliardi nel cashback e nella Lotteria degli scontrini. A parole lo hanno già dichiarato tutti. Ho visto che dopo di me interverrà il senatore Misiani del Partito Democratico, che ha già dichiarato che è meglio dirottare su programmi di lotta contro la povertà i 3 miliardi stanziati nel 2022 per il cashback. Immagino quindi che, quando interverrà, ripeterà queste parole, dichiarando il voto favorevole alla mozione presentata da Fratelli d’Italia.

In conclusione, il leader della Lega Salvini ha dichiarato che userebbe i soldi del cashback per aiutare chi lavora nel turismo e che la Lotteria degli scontrini è una sciocchezza. Così pure le dichiarazioni di Italia Viva e di Forza Italia. Quindi, a parole, la mozione al nostro esame ha la maggioranza dell’Assemblea per poter destinare i 5 miliardi alle imprese in difficoltà e a salvare milioni di posti di lavoro”.

 

Per Ferro (FI): ” Una società che punta sulla lotteria a noi non piace; ci piace di più una società più concreta”.

 

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