29 Marzo 2024 - 08:37

Senato. Al Dl Enti territoriali, il Pd propone l’aumento della tassa sulle vincite delle Vlt

Sono tre gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio del Senato al Dl recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali nei quali si propongono nuove entrate dal settore dei giochi.

15 Luglio 2015

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Sono tre gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio del Senato al Dl recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali nei quali si propongono nuove entrate dal settore dei giochi. Tra le proposte, quella del Pd firmata da Stefania Pezzopane che propone di aumentare la tassa della fortuna sulle Vlt.

 

Pezzopane propone che “A decorrere dall’anno 2015 mediante l’applicazione di un prelievo pari all’1 per cento sulle vincite derivanti da una singola giocata effettuata sugli apparecchi e congegni di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni collegati in rete. Il prelievo sulle vincite è operato all’atto del pagamento delle somme a credito del giocatore e versato dal concessionario unitamente al primo versamento utile della quota della raccolta del giaco dovuta all’erario. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze sono definite le modalità applicative, a decorrere dall’anno 2016, del prelievo sulle vincite con particolare riferimento alla corretta determinazione della base imponibile, alle modifiche tecnologiche dei sistemi hardware e software e alla partecipazione dei concessionari, dei produttori dei sistemi, nonché della GOGEI quale partner tecnologico dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli».

 

Dal Pd anche la proposta di Lai, Uras, Broglia, ed altri che per favorire la ricostruzione e la ripresa economica e produttiva nei territori della Regione Sardegna colpiti dagli eventi meteorologici del novembre 2013 propongono che “A decorrere dall’anno 2015 mediante l’applicazione di un prelievo pari all’1 per cento sulle vincite derivanti da una singola giocata effettuata sugli apparecchi e congegni di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, collegati in rete. Il prelievo sulle vincite è operato all’atto del pagamento delle somme a credito del giocatore e versato dal concessionario unitamente al primo versamento utile della quota della raccolta del gioco dovuta all’erario. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze sono definite le modalità applicative, a decorrere dall’anno 2016, del prelievo sulle vincite con particolare riferimento alla corretta determinazione della base imponibile, alle modifiche tecnologiche dei sistemi hardware e software e alla partecipazione dei concessionari, dei produttori dei sistemi, nonché della SOGEI quale partner tecnologico dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli».

 

Infine dal Sel, torna la proposta firmata Barozzino, Uras, De Petris di aumentare il preu su slot machine e vlt.

Si chiede infatti che “Il Ministero dell’economia e delle finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, con propri decreti dirigenziali adottati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, emana tutte le disposizioni in materia di giochi pubblici utili al fine di assicurare maggiori entrate, potendo tra l’altro variare la misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita. Tali disposizioni sono finalizzate ad assicurare, anche con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, maggiori entrate in misura non inferiore a 140 milioni all’anno a decorrere dal 2015. L’utilizzo delle relative disponibilità è accertato annualmente e subordinato ad autorizzazione del medesimo Ministero dell’economia e delle finanze, che verifica l’assenza di effetti peggiorativi sui saldi di fabbisogno e di indebitamento netto».

 

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