Dodici giocatori di serie A sono indagati dalla Procura di Milano per scommesse sui siti illegali. Gli episodi risalgono al periodo 2021-2023. I fatti sono emersi spulciando le chat dei
Dodici giocatori di serie A sono indagati dalla Procura di Milano per scommesse sui siti illegali. Gli episodi risalgono al periodo 2021-2023. I fatti sono emersi spulciando le chat dei telefoni di Sandro Tonali (oggi al Newcastle) e Nicolò Fagioli (oggi alla Fiorentina), già coinvolti in un’indagine della Gdf di Torino. I giocatori, che non avrebbero scommesso su partite di calcio ma su altre discipline, rischiano provvedimenti davanti alla giustizia sportiva.
Come riporta La Repubblica, la squadra della Guardia di Finanza della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Milano ha eseguito il sequestro preventivo di un milione e mezzo di euro a cinque persone e a una società per “esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti”. Sono stati anche notificati, nell’inchiesta dei pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo, “decreti di fissazione di interrogatorio preventivo” davanti al gip, dopo la “richiesta di applicazione” dei domiciliari per i cinque indagati.
Ingenti le somme che i calciatori hanno versato nella tasche di due gestori di piattaforme illegali di scommesse online, che si sono fatti aiutare dagli amministratori di una gioielleria milanese che funzionava come banca per regolare i conti. Quando il debito diventava più oneroso, i giocatori effettuavano bonifici alla gioielleria per l’acquisto di orologi di lusso che restavano però nella disponibilità degli organizzatori.
La società titolare della gioielleria si chiama Elysium Group. E infatti la gip parla proprio di “metodo Elysium”. Riceveva sui propri conti i bonifici bancari “a copertura dei debiti contratti dai giocatori”.
L’inchiesta nasce dalla trasmissione di atti dalla procura di Torino, dalla quale emergeva che Fagioli e altri calciatori professionisti giocavano d’azzardo su piattaforme legali e illegali e avevano contratto rilevanti debiti. Si appoggiavano a un gruppo che a Milano faceva riferimento a due indagati, Tommaso De Giacomo detto Tommy e Patrik Frizzera. Erano loro il “banco”, la chiave d’accesso alle “stanze chiuse”. Il “trucco” degli orologi di lusso pagati e mai comprati dai calciatori, perché serviva in realtà a pagare debiti di gioco, è stato confermato dallo stesso Tonali durante un interrogatorio.
Tonali e Fagioli, oltre ad aver fatto numerose scommesse sulle piattaforme online, avevano per i pm il ruolo di “collettori di scommettitori”, cioè si occupavano “di diffondere e pubblicizzare le piattaforme illegali, fare da tramite per l’apertura o il caricamento dei conti di gioco nonché effettuare consegne di denaro per conto di altri scommettitori, anche in contanti”. Questa attività garantiva loro dei “bonus” o la decurtazione dei debiti. Così sono finiti nella rete altri calciatori, da Florenzi a Zaniolo.
Fagioli era stato già sentito dai pm di Torino nell’ambito dell’altra inchiesta. “E’ vero che ho fatto scommesse su siti irregolari. Sia sulle parte di calcio, sul casinò, la maggior parte era tennis. Ho iniziato nell’estate 2021, perché vedevo che lo facevano gli altri. Prima di essere indagato scommettevo praticamente tutti i giorni”.
Anche Tonali ha raccontato il meccanismo, dopo aver spiegato ai pm che per la febbre del gioco “all’inizio non superavo i 20 mila euro a settimana, nell’ultimo periodo il pagamento era diventato mensile e si aggirava a circa 150 mila euro”. E per saldare i debiti? La gioielleria. “C’era la possibilità di effettuare dei bonifici con le seguenti modalità: si pagava il doppio del valore di un orologio o di un gioiello e si ritirava l’oggetto scelto, oppure si versava l’importo del debito senza ritirare nessun oggetto. Ho scelto di non acquistare oggetti e di pagare solo il debito. L’operazione avveniva con una gioielleria che si trova a Milano e si chiama ‘Elysium’”. Spiega ancora: “Sono arrivato ad avere un debito di 500 mila euro che ho pagato con il metodo in parte descritto e in parte con delle vincite. Il vantaggio di questi siti illegali era l’anonimato, il fatto che non vi fossero limiti e concedessero del credito”.
PressGiochi
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