16 Aprile 2024 - 22:01

Schiavolin (Ad Snaitech): “Ok riduzione dell’offerta di gioco ma si garantisca alle aziende più stabilità per investire sul futuro”

“Nell’ultimo anno e mezzo di lavoro in Snai l’obiettivo è stato  quello di integrare nella maniera migliore le due aziende per ottenere la massima efficienza organizzativa, il suggello finale di

20 Marzo 2017

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“Nell’ultimo anno e mezzo di lavoro in Snai l’obiettivo è stato  quello di integrare nella maniera migliore le due aziende per ottenere la massima efficienza organizzativa, il suggello finale di questa integrazione è stata la fusione per incorporazione di Cogetech in Snai e successivamente il cambio di denominazione sociale che ha segnato la data di nascita ufficiale della nuova compagine. Il 15 marzo, in radio, abbiamo annunciato la trascrizione del notaio che rappresenta per noi un momento molto importante da festeggiare: inizia di un percorso che qui alla fiera di Enada mette i primi mattoni dell’integrazione del meglio delle due aziende”.

 

Lo dichiara a PressGiochi Fabio Schiavolin, Ad di Snaitech che abbiamo incontrato in occasione della 29ima edizione della fiera Enada.

 

“Il lavoro fatto in questi 14 mesi dai ragazzi di Snaitech – ci racconta l’amministratore delegato – ci permette di proporre con un pizzico di orgoglio la proposizione tecnologica tra le migliori presenti qui in fiera.

Poche aziende a livello europeo possono vantare una famiglia di prodotti con una player journey così integrata nei diversi momenti che caratterizzano la vita del giocatore, dall’esperienza fisica in agenzia all’esperienza online, alle diverse tipologie di accesso alla scommessa e all’integrazione nel negozio di gioco di tutti i prodotti che l’azienda propone, dalle gaming machine con le 5 piattaforme per Vlt proposte e tutti i giochi tipicamente di agenzia con i virtual, live, la piattaforma di prenotatori e self service vero elemento di novità di questa fiera e credo ci differenzi dagli altri.

L’elemento che ci è piaciuto riproporre e che è caratterizzante del nostro stand e la radio: nonostante lo sforzo organizzativo ed economico fatto per realizzarla è il nostro elemento distintivo perché oltre ad occuparci di giochi in concessione ci occupiamo anche di ippodromi – con l’ippodromo di Milano e Montecatini – e di servizi radiotelevisivi con la concessione di Teleippica attraverso la quale trasmettiamo programmi legati al mondo dell’ippica e la nostra radio accompagna non solo l’attività dei nostri punti vendita ma anche con un palinsesto più ampio tutto quello che è il nostro mondo dei giochi”.

 

Qual è la novità di prodotto principale presentata in fiera?

“La novità principale è il software legato al self service betting terminal e tutte le sue derivate in agenzia che sono i prenotatori e le applicazioni che permettono al giocatore di operare la scommessa in autonomia. Il self service multifunzione “BetSmart” per tutte le tipologie di scommesse (sport live, virtual sport e ippica) oltre a fornire dati statistici dettagliati, consentirà di giocare autonomamente con denaro e card oltre che riscuotere le vincite. Soluzioni che consentono al giocatore di agire autonomamente all’interno del Multiplay Shop , prenotare le scommesse, controllare lo status dei ticket giocati, leggere informazioni e studiare statistiche.

 

Come è cambiato oggi nell’attuale fase economica essere un concessionario?

“Per noi – continua Schiavolin – è doppiamente difficile perché oltre ad essere concessionari di Stato siamo una società quotata in Borsa e questo incide in maniera importante nel nostro operato. Subiamo maggiormente l’instabilità normativa attuale che influisce quotidianamente sulla valorizzazione dell’azienda. Bisogna cercare di mantenere gli investitori legati all’interesse sui fattori fondamentali dell’azienda e non sulle fluttuazione giornaliere”.

 

Per quanto riguarda gli ultimi interventi politici sul settore, “ritendo – ha concluso Schiavolin – che ci sia la necessità di avere una normativa che sia armonica sul territorio perché le società concessionarie prendono degli impegni pluriennali con lo Stato per la raccolta del gioco, impegni che non possono essere ridotti o manipolati dalle diverse applicazioni delle leggi regionali. C’è sicuramente un tema di sovraesposizione del gioco sul territorio al quale il Governo ha pensato di far fronte riducendo l’offerta. Ci siamo mostrati favorevoli a tale proposta purché la riduzione dell’offerta sia accompagnata da una stabilità della pressione fiscale e dalla sottoscrizione da parte degli enti locali di un regolamento che sia omogeneo ed uniforme e permetta alle aziende del settore di avere la possibilità di pianificare i propri investimenti in un tempo minimamente sufficiente ad ammortizzarli”.

 

Cristina Doganini – PressGiochi