29 Marzo 2024 - 08:56

SBC Summit, Castaldo (Microgame): “Omnichannel chiave per il business del futuro”

Omnichannel può diventare la chiave di volta nel futuro per l’integrazione dell’esperienza dei giocatori su siti online e nei negozi di gioco. Una strada lunga ma che potrà portare ad un maggior coinvolgimento dei consumatori e aumentare le occasioni di business per gli operatori.

09 Settembre 2020

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Omnichannel può diventare la chiave di volta nel futuro per l’integrazione dell’esperienza dei giocatori su siti online e nei negozi di gioco. Una strada lunga ma che potrà portare ad un maggior coinvolgimento dei consumatori e aumentare le occasioni di business per gli operatori. Sono questi alcuni dei concetti espressi da Marco Castaldo, CEO di Microgame, nel corso del panel sulla multicanalità tenuto all’SBC Summit Barcelona. In questa ottica, l’esperienza italiana di Microgame è positiva: “Uno strumento che ha funzionato bene è la nostra schedina di scommesse digitalizzata “Memobet” che consente a un giocatore di avviare il processo di scommessa online o sul suo cellulare e completarla nel negozio al dettaglio su un terminale, o viceversa» le parole di Castaldo. «Memobet è diventato molto popolare tra giocatori e operatori. Un altro successo è la nostra gestione della vetrina dei casinò basata su algoritmi che ci consente di adattare in modo efficace la presentazione delle slot ai diversi segmenti di giocatori, consentendo agli operatori, di servire meglio i clienti multichannel. Dove è troppo presto per parlare di successo è nell’uso di un wallet integrato e nelle promozioni da un canale all’altro. Le barriere regolamentari, commerciali e organizzative creano ostacoli importanti in questo caso”.

L’affiliazione di clienti online nelle reti retail si è rivelata una pratica di successo in Italia per molti anni diventando un interessante punto di partenza per una strategia di natura omnichannel: “Si parla molto di omnichannel per le scommesse, ma la nostra prospettiva è che ci sia bisogno di una mentalità diversa, incentrata sul giocatore e non sul gioco o sul singolo verticale” ha proseguito il CEO di Microgame. «Occorre ragionare in termini di esperienza complessiva. Il cross-selling o la promozione sono elementi chiave per arricchire il viaggio e aumentare la vita del giocatore. È fondamentale non pensare in termini di massimizzazione dei ricavi, ma piuttosto di attività e coinvolgimento».

Il compito più difficile è far convergere i due canali: “Non c’è dubbio che il comportamento del giocatore sia diverso, quindi la risposta giusta è “segmentazione”, creando cioè un’offerta su misura con una personalizzazione che arriva fino al livello del singolo giocatore e della singola occasione di consumo. Un esempio arriva dalla nostra piattaforma di casinò, che è basata su algoritmi, e stiamo lavorando per estendere questo approccio anche alla customizzazione del sito di scommesse. Dobbiamo ragionare in termini di esperienza complessiva, lo ripeto”.

La sfida principale, ad oggi, rimane l’evoluzione del pensiero e delle capacità degli operatori: “La nostra missione, come fornitore di servizi B2B, sta cambiando nel tempo e si concentra sempre di più sull’innovazione per i clienti. Naturalmente, la tecnologia nel negozio, che incoraggia il giocatore a impegnarsi in attività self-service, è il ponte verso un’esperienza multichannel. La digitalizzazione nei negozi diventa effettiva quando il giocatore può accedere e agire sui suoi dispositivi personali all’interno del contesto fisico del negozio: quindi alcune delle azioni del giocatore vengono “smaterializzate”. Ma è solo un primo passo lungo la strada della multicanalità” ha concluso Castaldo.

 

 

 

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