20 Aprile 2024 - 12:04

Sardegna. Boi (Ats Piano Gap): “La legge regionale crea movimento culturale per il contrasto del gioco patologico”

“La legge regionale appena approvata è importante, perché stabilisce delle regole e impone delle restrizioni. Se non è possibile impedire il gioco lecito possiamo creare un movimento culturale che aiuti

11 Gennaio 2019

Print Friendly, PDF & Email

“La legge regionale appena approvata è importante, perché stabilisce delle regole e impone delle restrizioni. Se non è possibile impedire il gioco lecito possiamo creare un movimento culturale che aiuti a eliminare le sacche di patologia”.

Lo afferma Graziella Boi, direttore del Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici correlati ad alcol e gioco d’azzardo patologico alla Cittadella della salute a Cagliari e direttore scientifico Ats per il piano regionale contro il gioco d’azzardo, che nelle scorse settimane è stata audita dalla Commissione Sanità della Regione Sardegna durante i lavori al regolamento sul gioco patologico.

 

«Il distanziometro, cioé la disposizione per cui non potranno essere autorizzate sale da gioco o apparecchi entro una certa distanza da luoghi sensibili, è un provvedimento giusto e condivisibile. E lo è anche la decisione di vietare la pubblicità e il patrocinio a iniziative legate al gioco d’azzardo. Lodevole il coinvolgimento delle scuole, perché la prevenzione deve iniziare tra i giovanissimi: questo aspetto fondamentale è contenuto nel piano regionale contro il gioco d’azzardo, attraverso l’organizzazione di incontri con gli adolescenti particolarmente sensibili al gioco on line. Più in generale per affrontare il problema serve un intervento diversificato: per esempio non basta abbassare le tasse a chi dismette le slot nel suo bar per arginare la ludopatia, servono più azioni che concorrano a creare un movimento forte di opinione».

 

PressGiochi