19 Aprile 2024 - 02:37

Sapar. Contro le richieste dei concessionari, pronti i ricorsi in sede civile

Come noto, l’articolo unico, comma 649, legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015) ha previsto un “versamento aggiuntivo” di € 500 milioni a carico della filiera del

13 Marzo 2015

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Come noto, l’articolo unico, comma 649, legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015) ha previsto un “versamento aggiuntivo” di € 500 milioni a carico della filiera del gioco.

Negli ultimi mesi, tutti i concessionari hanno trasmesso comunicazioni nelle quali: hanno indicato unilateralmente le modifiche contrattuali da apportare a seguito della nuova norma; hanno richiesto per l’anno 2015, a scadenze predeterminate, il pagamento dell’intero “versamento aggiuntivo” previsto dalla Legge di stabilità (o la pressoché totalità); hanno preavvisato l’escussione, tramite R.I.D., delle somme aggiuntive; hanno minacciato, in caso riscontro negativo, segnalazioni all’Agenzia dei monopoli o all’autorità giudiziaria.

S.a.p.a.r. ritiene queste condotte arbitrarie. A tal fine, dopo aver proposto un giudizio dinnanzi al TAR Lazio (che sarà discusso il prossimo 18 marzo), l’Associazione sta per attivare ricorsi in sede civile, per paralizzare le richieste dei concessionari.

Nelle more, si rendono i chiarimenti e si suggeriscono le condotte di seguito indicate.

  1. La legge di stabilità impone solo ai concessionari di effettuare il “versamento aggiuntivo” di € 500 mln. Fino a rinegoziazione dei rapporti reciproci, i concessionari non possono pretendere alcuna somma aggiuntiva da gestori ed esercenti.
  2. Le pretese dei concessionari devono essere contestate inviando, a mezzo P.E.C., la diffida stragiudiziale predisposta dall’Associazione e disponibile sul sito alla pagina: “DOCUMENTAZIONE GENERALE – CONTESTAZIONI CONCESSIONARI”.
  3. Verificate presso le vostre banche di appoggio l’ammontare delle somme richieste dai concessionari a mezzo R.I.D. e le relative voci. Nessuna somma può essere richiesta in relazione alla voce “prelievo Legge stabilità” e simili.
  4. Continuate ad autorizzare, a favore dei concessionari, i R.I.D. per l’addebito delle somme previste dai contratti vigenti per: Preu, Canone di concessione e Margine Concessionario, che continuano ad essere regolarmente dovuti.
  5. Se il Concessionario ha emesso un R.I.D. distinto per la sola voce “prelievo Legge di stabilità”, bloccate tale R.I.D. e saldate regolarmente il R.I.D. emesso per le altre somme.
  6. Se il Concessionario intende prelevare, con un unico R.I.D., insieme alle somme dovute a titolo di Preu, Canone di concessione e Margine Concessionario anche il “prelievo Legge di stabilità”, in tale caso bloccate tale R.I.D. e provvedete contestualmente al pagamento a mezzo bonifico delle somme dovute secondo gli accordi vigenti (solo Preu, Canone di concessione e Margine Concessionario), secondo le scadenze stabilite.
  7. Al fine di evitare conseguenze sul piano della vostra reputazione commerciale, comunicate agli istituti bancari le ragioni del blocco del R.I.D., chiarendo che esso si lega ad un contenzioso in corso con i concessionari patrocinato dalla S.a.p.a.r, e non a difficoltà finanziarie della vostra impresa; precisate altresì che le somme pretese dal concessionario non sono dovute.
  8. Non accettate né espressamente, né implicitamente alcuna modifica contrattuale proposta dai concessionari; rifiutate qualsiasi accollo delle somme a titolo di “prelievo Legge di stabilità”. Eventuali accettazioni possono vanificare le azioni legali che stanno per essere intraprese.
  9. Non è vostro obbligo comunicare agli esercenti, neppure informalmente, le modifiche contrattuali che i concessionari vogliono imporre. Spetta ai concessionari prendere contatti con gli esercenti per avviare trattative per l’eventuale rinegoziazione dei contratti (con oneri a loro carico).
  10. Eventuali proposte di modifica contrattuale che gli esercenti dovessero accettare, potrebbero avere ricadute negative nei rapporti reciproci. È opportuno, dunque, chiarire agli esercenti le iniziative in corso e invitarli a non acconsentire a proposte che provengano dai concessionari.

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