28 Marzo 2024 - 11:29

Santori (Fi): “Imbarazzante silenzio della Regione su inattuazione a Roma della legge sul gioco d’azzardo”

Non istigare i bambini ai giochi d’azzardo e chiudere le sale vicino ai luoghi sensibili. Lo chiede a gran voce  Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, sottoscrivente

14 Giugno 2016

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Non istigare i bambini ai giochi d’azzardo e chiudere le sale vicino ai luoghi sensibili. Lo chiede a gran voce  Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, sottoscrivente della proposta di legge regionale n. 5 del 2013, denunciando l’immobilismo della capitale nella lotta al gioco patologico.. “

“Ci si scandalizza – afferma Santori – quando si legge sui giornali che uno Stato come l’Italia incassa solo dal gioco legale circa 8miliardi di euro, detenendo il triste record mondiale di slot machine, circa 416mila, a cui si aggiungono 50mila video lottery, ma poi viene concessa l’apertura di una sala slot a quattro passi da istituti scolastici romani.

Non solo c’è il rischio che i ragazzi possano accedere alle macchinette, innescando dei meccanismi mentali malati verso il gioco, ma che questa sala slot possa diventare punto di ritrovo per persone poco raccomandabili in un quartiere in cui il tessuto sociale è già molto compromesso.

Quanto sta accadendo a Tor Sapienza non rispetta le direttive normative nazionali e regionali per cui non si possono aprire sale da gioco intorno ad aree sensibili quali scuole, ospedali, centri anziani e per giovani, luoghi di culto, che per il Lazio prevede una distanza minima di 300 metri.

Le Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP) contenute nella legge regionale non vengono minimamente recepite dall’amministrazione capitolina con il silenzio imbarazzante del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nonostante le pressioni delle associazioni che combattono questa patologia e gli inviti quotidiani della Chiesa e degli addetti ai lavori. Su questo tema non faremo comunque sconti al nuovo sindaco della Capitale”.

 

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