17 Luglio 2025 - 05:28

Rusciano (Astro): “I dati della data room non ci raccontano un’emergenza, ma la ludopatia deve essere attenzionata”

“L’evento pone al centro del dibattito un tema caldo per il settore, il suo processo di riordino. Ultimamente tutti stanno parlando di riordino, ma in realtà si sa ancora poco

21 Maggio 2025

“L’evento pone al centro del dibattito un tema caldo per il settore, il suo processo di riordino. Ultimamente tutti stanno parlando di riordino, ma in realtà si sa ancora poco di questa riforma che interesserà il comparto terrestre. Alcune informazioni e indiscrezioni le apprendiamo dalla stampa, non essendo stata prevista la partecipazione delle rappresentanze del settore in questa fase di processo della riforma.

Ad ogni modo – da ciò che possiamo apprendere- nell’impianto di questa riforma ci sonno molti livelli e diversi aspetti positivi come la formazione degli operatori, la certificazione dei punti gioco – in particolare certificazioni ambientali, criteri ESG – misure che puntano al rafforzamento delle tutela verso soggetti più vulnerabili. In pratica, tutti aspetti che sono finalizzati ad innalzare gli standard qualitativi degli operatori di gioco e alla sostenibilità del gioco. Ciò risulta fondamentale anche per far fronte ad una delle più grandi problematiche di cui soffre il settore ovvero la “bad reputation” che l’ha sempre accompagnato nel corso degli anni. Forse con questo riordino si potrà offrire davvero un’occasione di riscatto al mondo del gioco. Forse perché questa “bad reputation” esiste ancora e fino ad oggi è stata declinata nei modi più disparati producendo non solo una serie di abnormalità giuridiche, a volte il regime sanzionatorio a cui sono soggetti gli operatori d gioco è estremamente sproporzionato.

Se si producono esplosivi si è sottoposti ad una sanzione che non arriva a 300 euro. Se, invece, sei un operatore e spegni un apparecchio un minuto dopo rispetto ai limiti orari previsti dal Comune, allora l’operatore è passibile di una sanzione che può arrivare fino a 15.000 euro. Questa cattiva reputazione ha generato la non agibilità di questo settore nei confronti delle istituzioni e dei decisori politici.

Al netto della riforma in corso, vediamo approvare ogni giorno provvedimenti che fanno chiudere i punti gioco, questo significa che ci sono persone che sono costrette a chiudere le proprie aziende e che persone perdono il proprio posto di lavoro nonostante abbiamo fatto riferimento ad una legge di stato che abbia consentito loro di lavorare.

Tutto avviene sulla scorta di un’emergenza, la ludopatia, che molte volte viene sbandierata anche se non provata con delle evidenze scientifiche. La maggior parte di questi provvedimenti sono carenti dal punto di vista dell’istruttoria.

Tramite DATA ROOM di Astro, abbiamo interrogato le 110 aziende sanitarie locali per dare una dimensione del fenomeno DGA, il più reale possibile. Ogni settimana diffondiamo dei bollettini. Questi dati non ci raccontano di un’emergenza per quanto questo è un fenomeno a cui si presta e si deve continuare a prestare attenzione.

Questa “bad reputation” del gioco esiste e a confermarlo sono 300 milioni di fonti interrogati dal web attraverso il nostro partner Tutela Digitale. È un’indagine che abbiamo deciso di compiere sulla reputazione del settore del gioco e che stiamo portando avanti dall’inizio di questo anno insieme ad altri tre progetti che puntano alla raccolta e analisi di dati che riguardando il gioco dal punto di vista sanitario, con i bollettini di data room, dal punto di vista economico attraverso delle pillole elaborate insieme alla CGA MESTRE, dal punto di vista dei dati giuridici attaverso delle schede che analizzano le varie normative a livello locale.

Abbiamo ritenuto necessario portare avanti questa indagine sulla reputazione del settore e credo che il motivo sia perché non esiste e mai potrà esistere un’attività imprenditoriale che possa operare senza l’accordo e la condivisone della maggior parte dei cittadini e dell’opinione pubblica perché “non si può stare in paradiso a dispetto dei santi”.

Quindi, a partire dello scorso 19 febbraio, abbiamo iniziato a fare ricerche sul web per scoprire il sentiment degli italiani verso questo settore. Ed è su questo sentiment che la nostra associazione deve orientare le sue azioni.

Per comprendere quale fosse la causa di questa cattiva reputazione, ci siamo chiesti a cosa fosse legata questa cattiva reputazione. Ai prodotti da gioco? Alle aziende? Agli operatori? Allo stato che che spesso viene spesso percepito dai cittadini come l’azionista di maggioranza di questo settore? Alla ludopatia?

In una prima fase, interrogando gli italiani in modo generico inserendo alcune parole d’ordine come gioco d’azzardo, siti di scommesse, DGA abbiamo ottenuto più di 34.000 risultati che hanno restituito un sentiment tutto sommato neutro. Non stiamo parlando di un sondaggio che interroga un campione ben preciso di persone su temi ben definiti. Abbiamo interrogato diversi tipi di fonti tra siti web, forum, blog, quotidiani online locali, nazionali ed internazionali e ancora i social network. Abbiamo interrogato la pancia del paese, nel luogo in cui oggi si ritrovano tutti che è il web. Abbiamo in un certo senso creato uno spartito Italia sul gioco attraverso queste innumerevoli fonti. Non ci siamo fermati qui, abbaimo dettagliato questa indagine inserendo key words più specifiche come slot, gratta e vinci e lì il discorso è cambiato e i colori del sentiment sono variati. Aumenta la tendenza alla percezione negativa: se prima il sentiment era neutro, adesso inizia a muoversi verso qualcosa di negativo.

I dati che sono stati anticipati oggi si inseriscono all’interno di un report che diffonderemo mensilmente per offrire una panoramica aggiornata sulla tendenza di questo sentiment. Si tratta di un progetto che punta ad aggiungere un nuovo angolo di osservazione anche rispetto al riordino in corso. Il progetto partirà a giungo fino ad arrivare a riordino concluso per scandagliare il sentiment degli italiani su questa riforma. Si auspica che questo progetto possa far crescere il sentiment positivo nei confronti del gioco.

Un altro esempio del nostro impegno come associazione è il progetto intrapreso a Bergamo con l’università Bicocca e l ‘ATS coinvolgendo i punti vendita in un processo per intercettare precocemente attraverso protocolli, codici di condotta e corsi di formazione specifici situazioni a rischio di dipendenza. L’evoluzione di quest’analisi sul sentiment del paese sarà uno strumento che ci permetterà di capire se il settore sta proseguendo verso la direzione giusta e se si sta puntando verso la normalità. In caso contrario continueremo ad essere più strumenti che protagonisti del nostro futuro”.

Lo ha dichiarato Isabella Rusciano, responsabile pro tempore Data Room gioco pubblico AS.tro, durante il seminario “Aggiornamento sullo stato del riordino del gioco in denaro in Italia” (powered by IGT) organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

 

PressGiochi