28 Marzo 2024 - 12:51

Roma. In Campidoglio Alea discute di gioco d’azzardo patologico

Inserimento del gioco d’azzardo patologico nei Lea, cura dei soggetti dipendenti, prevenzione e consapevolezza del fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. Sulla scia di questi temi l’Associazione per lo studio

29 Maggio 2017

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Inserimento del gioco d’azzardo patologico nei Lea, cura dei soggetti dipendenti, prevenzione e consapevolezza del fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. Sulla scia di questi temi l’Associazione per lo studio del gioco e dei comportamenti a rischio venerdì ha affrontato l’argomento nel corso di un incontro dal titolo “Politiche istituzionali sul gioco d’azzardo industriale” ospitato nella Sala del Carroccio del Palazzo Senatorio al Campidoglio.

A preoccupare è anche il tempo sociale di vita consumato a giocare, a chiedere prestiti e a voler sempre di più vincere. Aumenta, infatti, il numero degli italiani che perdono di vista la realtà entrando in un vortice da cui è molto difficile uscire senza un aiuto. Il perno della riflessione è costituito dalle implicazioni che derivano dall’entrata in vigore dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, dove il Disturbo del gioco d’azzardo è indicato come una delle patologie di grande rilievo per il Servizio Sanitario Nazionale.

 

A parlare i responsabili dell’associazione Alea, il suo presidente Maurizio Fiasco e la dottoressa Daniela Capitanucci. “Abbaimo – ha dichiarato Fiasco – una popolazione molto ampia di soggetti che vivono il problema del gioco d’azzardo. Fenomeno negato dallo Stato fino allo scorso gennaio. In Campidoglio abbiamo voluto inquadrare in una cornice di responsabilità istituzionale il diritto alla presa in carico, cura e riparazione di un danno gravissimo e il diritto alla prevenzione per evitare l’ulteriore diffusione del problema del gioco d’azzardo patologico”.

 

L’entrata in vigore dei nuovi disturbi da gioco d’azzardo patologico all’interno dei Livelli essenziali di assistenza ha rappresentato una responsabilizzazione del servizio pubblico di fronte a questo problema.

 

 

 

La Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, che ha conferito il patrocinio all’iniziativa, è stata rappresentata dall’avv. Attilio Simeone – Coordinatore nazionale di “Insieme contro l’azzardo” che ha tenuto un intervento dal titolo: “Gioco d’azzardo pubblico: principi costituzionali e regime di imposizione fiscale”.

 

La conferenza si è proposta di stimolare in un’ottica sistemica l’accurata disamina delle implicazioni istituzionali, progettuali e programmatorie di cui devono farsi necessariamente carico gli interventi già attivi e di prossima messa in opera nell’approccio al Disturbo del Gioco di Azzardo. Si tratta di rendere concreta e accessibile l’offerta assistenziale specificamente prevista per la presa in carico dei cittadini e delle loro famiglie con problemi correlati all’azzardo nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) contenuti nel DPCM dello scorso gennaio.

 

 

 

Ad esprimere la propria delusione per non essere stati inviatati all’evento l’associazione A.I.A.F. – Non t’azzardare.

“Siamo profondamente amareggiati e delusi per il mancato invito da parte di ALEA e del Comune di Roma a noi di al Convegno scientifico su “Politiche istituzionali sul gioco d’azzardo industriale” tenutosi in Campidoglio. Ancora una volta si è persa un’occasione di scambio serio e proficuo sulla questione azzardo: in troppi ritengono di poter trovare soluzioni e dettare regole su questo devastante fenomeno escludendo chi ne ha avuto esperienza diretta e personale. Ce ne dispiace. Siamo convinti che il futuro ci darà ragione”.

 

PressGiochi