28 Marzo 2024 - 21:45

Rizzetto (Misto): “Stop a scommesse su serie D e black list per soggetti indagati”

“Adottare iniziative normative per vietare il gioco delle scommesse al settore dilettantistico del calcio italiano, che comprende la serie «D» e quelle minori e riformare il sistema delle scommesse sugli

08 Giugno 2015

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“Adottare iniziative normative per vietare il gioco delle scommesse al settore dilettantistico del calcio italiano, che comprende la serie «D» e quelle minori e riformare il sistema delle scommesse sugli eventi sportivi – con particolare attenzione al sistema «on line» e al settore sportivo calcistico – che consenta di tracciare il movimento dei flussi finanziari coinvolti”. Lo chiedono in una mozione presentata alla Camera gli esponenti del gruppo Misto tra cui Rizzetto, Barbanti ed altri nella quale ricordano come la ramificazione della criminalità organizzata legata al settore delle società sportive calcistiche è sempre più consolidata e attiva, come dimostra il recente scandalo sul calcio-scommesse di questi giorni.

“L’operazione condotta dalla Procura di Catanzaro – ricorda Rizzetto – è partita da un’indagine su un noto esponente della «’ndrangheta» fino a portare alla luce un giro di affari, nazionale ed internazionale, che vede coinvolta un’organizzazione dedita al calcio-scommesse attraverso la quale venivano falsati i risultati delle partite calcistiche consentendo ai soggetti coinvolti – tra calciatori, presidenti, allenatori e scommettitori — di guadagnare milioni di euro mettendo in atto un sistema corruttivo, l’inchiesta ha condotto all’arresto di 15 calciatori, 6 presidenti di società sportive, 8 dirigenti sportivi, allenatori, direttori generali e 10 «finanziatori», tra scommettitori italiani, maltesi, del Kazakistan, della Russia, cinesi e serbi; tutti con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica e con l’aggravante di avere favorito organizzazioni mafiose.

Questo scandalo sul calcio-scommesse è l’ennesimo di una lunga serie che, nel tempo, ha tristemente caratterizzato lo scenario del mondo sportivo calcistico. È di tutta evidenza la «fragilità» di tale settore rispetto ad un efficace sistema di prevenzione dei reati, di conseguenza le mafie hanno trovato terreno fertile per poter trasformare, anche questo ambito, in una fiorente sede di affari, potendo riciclare il proprio denaro e sfruttare la notevole popolarità del settore sportivo calcistico per aumentare la forza del controllo sul territorio; l’interesse delle organizzazioni criminali per il sistema calcio e la diffusione degli illeciti sportivi dipendono, tra l’altro, da un regolamento poco trasparente sul sistema delle scommesse e sanzioni blande che non contrastano ed inibiscono efficacemente questi fenomeni”.

“Per le sue peculiarità il comparto non professionistico della serie «D» e di quelle minori è ancora più esposto ad essere oggetto di infiltrazioni da parte di organizzazioni di tipo criminale nella gestione del calcio-scommesse e delle partite «truccate». Ciò anche attraverso l’utilizzo dei tradizionali metodi intimidatori della criminalità organizzata, compresi sequestri di persona e pestaggi ed approfittando a fini corruttivi della «influenzabilità» di calciatori, da ingaggi instabili e considerevolmente modesti rispetto a quelli delle serie superiori. Per questo si ritiene necessario adottare provvedimenti più incisivi che scoraggino coloro che sono collegati alle società sportive (dirigenti, calciatori, allenatori, e altro) a commettere gli illeciti in questione, prevedendo la radiazione di tali soggetti. Attualmente le punizioni per il reato di «frode sportiva» risultano essere blande e ciò lo dimostra il fatto che, anche in passato, professionisti o dilettanti abbiano reiterato, più volte, il reato, a fronte di una sanzione tutt’altro che severa ed efficace.

“Una riforma della gestione del sistema delle scommesse sugli eventi sportivi, deve prevedere una particolare attenzione al sistema «on-line», che risulta fuori controllo, e al settore sportivo calcistico che per il giro d’interessi e di flussi di denaro che lo interessano è, più di ogni altro, a rischio rispetto alla commissione di attività illecite nella gestione delle scommesse”.

Il gruppo Misto chiede inoltre anche di porre in essere iniziative volte a contrastare la commissione di frodi da parte dei soggetti collegati alle società sportive, ferma restando l’autonomia dell’ordinamento sportivo, anche promuovendo l’istituzione di una black-list per dirigenti, calciatori e addetti ai lavori che si sono resi protagonisti di attività illecite; di adottare urgenti iniziative per contrastare le infiltrazioni di organizzazioni di tipo criminale nel sistema del calcio scommesse, anche finalizzate ad intercettare e sottrarre i proventi ottenuti, in «nero» che si aggirano, secondo un rapporto Eurispes, attorno ai 140 miliardi di euro all’anno;    ad acquisire elementi in merito all’adozione, in modo concreto ed efficace, del modello organizzativo basato sul decreto legislativo n. 231 del 2001 da parte delle società sportive militanti nella lega calcio, promuovendo anche eventuali meccanismi sostitutivi con valenza sanzionatoria.

 

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