25 Aprile 2024 - 01:02

Rivarolo Canavese. L’amministrazione si prepara ad attuare la legge regionale contro il gioco

A partire dal 2 dicembre le slot machine dovranno sparite del tutto dal territorio del Comune di Rivarolo. Giovedì 30 novembre, alle 17.30, a Palazzo Lomellini, è convocata la commissione

27 Novembre 2017

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A partire dal 2 dicembre le slot machine dovranno sparite del tutto dal territorio del Comune di Rivarolo. Giovedì 30 novembre, alle 17.30, a Palazzo Lomellini, è convocata la commissione consiliare per i problemi della distribuzione che, tra i temi in discussione, dovrà affrontare proprio quello relativo al regolamento comunale sull’installazione di apparecchi come le slot.

Un’ultima spallata, dunque, che l’amministrazione del sindaco Alberto Rostagno si appresta a dare per cercare di contrastare il problema del Gap eliminando gli apparecchi da gioco ma chissa con quale reale effetto sulla diffusione della dipendenza.

«Non facciamo altro che applicare quello che la legge regionale che disciplina la materia ci ha chiesto – confida l’assessore al Commercio, Claudio Leone – . Avevamo 18 mesi di tempo per uniformarci e l’abbiamo fatto. Entro il 2 dicembre, nei bar e tabaccherie di Rivarolo (per le sale da gioco, i mesi a disposizione sono di più) dotati di slot gli apparecchi spariranno del tutto come, peraltro, sta già avvenendo. Del resto, la normativa è chiara. Ci sono distanze di sicurezza dai cosiddetti punti sensibili (asili, scuole, chiese) che vanno rispettate, ed è evidente, per la conformazione stessa di Rivarolo, che i 500 metri di distanza da locali dotati di slot e questi punti sensibili in città non esistono. Quindi, via le macchinette e, per quanto mi riguarda, mi auguro per sempre».

Da tempo l’amministrazione Rostagno si batte perché si possa porre un argine al fenomeno della ludotopatia, anche se c’è la consapevolezza che non è solo eliminando dal territorio del Comune le slot che si potrà cantar vittoria. Basta avere uno smartphone, un tablet, un computer e navigando si possono incontrare un’infinità di siti abilitati al gioco.

L’amministrazione è intervenuta anche sulla questione degli orari. «Anche in questo caso, non abbiamo fatto altro che recepire la legge regionale – aveva rimarcato Alberto Rostagno – . Spezzare l’attività delle sale dalla gioco non risolverà certamente il problema, ma è un segnale di attenzione importante. Le dinamiche del gioco d’azzardo sono perverse, visto c’è chi riesce a giocare ininterrottamente per un numero incredibile di ore, poiché il desiderio è irrefrenabile, con tutte le conseguenze che questa, che è una patologia a tutti gli effetti, determina».

PressGiochi