29 Marzo 2024 - 08:36

Risoluzione Ue sullo sport in Gazzetta: la lotta al match fixing richiede lo scambio di informazioni internazionale

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi la Risoluzione del Parlamento europeo del 2 febbraio 2017 su un approccio integrato alla politica dello sport: buona governance, accessibilità e

18 Luglio 2018

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E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi la Risoluzione del Parlamento europeo del 2 febbraio 2017 su un approccio integrato alla politica dello sport: buona governance, accessibilità e integrità

La Risoluzione rileva che le sfide associate alle indagini nei casi internazionali di partite truccate richiedono lo scambio di informazioni e la cooperazione a livello transfrontaliero tra organismi sportivi, autorità statali e operatori di scommesse nel quadro delle piattaforme nazionali, al fine di accertare, indagare e perseguire le partite truccate; invita gli Stati membri a prendere in considerazione la possibilità di istituire, se non l’hanno già fatto, procure specializzate incaricate specificamente di condurre indagini nell’ambito delle frodi sportive; ricorda che la quarta direttiva antiriciclaggio introduce il requisito per gli operatori nel campo del gioco d’azzardo di svolgere adeguate verifiche sulle transazioni elevate.

Ribadisce che la lotta alla corruzione nello sport richiede sforzi transnazionali e cooperazione tra tutte le parti interessate, comprese le autorità pubbliche, le agenzie di contrasto, il settore dello sport, gli atleti e i sostenitori; 2. invita le organizzazioni sportive internazionali, europee e nazionali a impegnarsi nei confronti di buone pratiche di governance e a sviluppare una cultura della trasparenza e del finanziamento sostenibile, mettendo a disposizione del pubblico i registri finanziari e i resoconti delle attività svolte, inclusi gli obblighi di divulgazione concernenti la remunerazione degli alti dirigenti e i limiti di mandato e ritiene che lo sviluppo di una cultura della trasparenza debba essere integrato da una migliore separazione dei poteri all’interno degli organi direttivi sportivi, una migliore divisione tra le attività commerciali e di beneficenza e migliori procedure di autoregolamentazione interna per prevenire, accertare, investigare e sanzionare i reati nel settore dello sport e le attività illegali in seno alle organizzazioni sportive.

 

La Risoluzione, inoltre, sottolinea la necessità di applicare una politica di tolleranza zero alla corruzione e ad altri tipi di reati nello sport.

 

Rileva che le sfide associate alle indagini nei casi internazionali di partite truccate richiedono lo scambio di informazioni e la cooperazione a livello transfrontaliero tra organismi sportivi, autorità statali e operatori di scommesse nel quadro delle piattaforme nazionali, al fine di accertare, indagare e perseguire le partite truccate; invita gli Stati membri a prendere in considerazione la possibilità di istituire, se non l’hanno già fatto, procure specializzate incaricate specificamente di condurre indagini nell’ambito delle frodi sportive; ricorda che la quarta direttiva antiriciclaggio introduce il requisito per gli operatori nel campo del gioco d’azzardo di svolgere adeguate verifiche sulle transazioni elevate.

 

Si ritiene fondamentale che i meccanismi di solidarietà finanziaria nell’ambito dello sport istituiscano il legame necessario tra lo sport professionistico e quello amatoriale; accoglie con favore, a tal proposito, il contributo delle lotterie nazionali a favore degli sport di base e incoraggia gli Stati membri a imporre agli operatori di scommesse autorizzati l’obbligo di assicurare un giusto ritorno finanziario agli sport di base e ai progetti finalizzati a migliorare l’accesso di massa allo sport, al fine di assicurarne la sostenibilità, la trasparenza e la tracciabilità, in aggiunta ai contributi finanziari già realizzati tramite la vendita dei diritti mediatici e di trasmissione.

Il Parlamento osserva che i monopoli pubblici esistenti, tra cui i monopoli delle scommesse, possono condurre a pratiche sleali e anticoncorrenziali; richiama l’attenzione sul rischio che, attraverso la concessione di licenze senza gare per le concessioni o attraverso gare non trasparenti e dubbie, i governi degli Stati membri possano favorire alcune imprese rispetto ad altre, creando così un ambiente estremamente anticoncorrenziale; invita la Commissione a monitorare in modo rigoroso i monopoli pubblici esistenti e la legittimità delle gare per le concessioni al fine di prevenire qualsiasi distorsione eccessiva della concorrenza.

 

Il PE incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e alle federazioni e alle leghe sportive europee, internazionali e nazionali.

 

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