Questa mattina, 15 aprile, presso la Sala Koch di Palazzo Madama, il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Roberto Rustichelli ha illustrato la Relazione Annuale sull’attività svolta nel
Questa mattina, 15 aprile, presso la Sala Koch di Palazzo Madama, il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Roberto Rustichelli ha illustrato la Relazione Annuale sull’attività svolta nel 2024.
“Nella consapevolezza del contributo benefico che la promozione della concorrenza può dare sui diversi versanti, l’Autorità – ha detto Rustichelli – ha svolto un’intesa attività di advocacy nel corso del 2024, indirizzando ai legislatori ed alle pubbliche amministrazioni oltre 100 segnalazioni e pareri. Tali interventi, frutto dell’osservazione quotidiana dei mercati, costituiscono un patrimonio prezioso di indicazioni tecniche per una riforma della regolazione ispirata a principi pro-concorrenziali. Per tale ragione, la funzione di competition advocacy continua a costituire un complemento essenziale dell’enforcement antitrust e richiede una costante funzione di stimolo e di impulso per la tutela dell’interesse pubblico alla concorrenza, che il legislatore ha soggettivizzato in capo all’Autorità. Nel quadro dell’attività svolta, un rilievo peculiare per l’ampiezza dei settori considerati e per la stretta connessione con gli impegni assunti dal Paese nell’ambito del PNRR, assumono le “Proposte di riforma concorrenziale dei mercati ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza”13, che l’Autorità ha trasmesso agli organi titolari dell’indirizzo politico.
In tale contesto, sono state individuate tre aree prioritarie e strategiche per la crescita economica del Paese sulle quali occorrerebbe intervenire, ovvero: i) le infrastrutture energetiche e portuali; ii) i servizi pubblici locali; iii) il trasporto pubblico. In un contesto segnato da una significativa evoluzione strutturale dei mercati e dall’emergere di nuovi scenari macroeconomici, l’Autorità ha impiegato sinergicamente gli strumenti di enforcement e di advocacy con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un’economia efficiente e competitiva, in grado di affrontare le attuali sfide globali tutelando consumatori, cittadini e imprese. Nel corso del 2024, l’Autorità ha esaminato oltre 100 operazioni di concentrazione, registrando un aumento di circa il 50% rispetto alla media degli ultimi dieci anni, a testimonianza dell’esistenza di un significativo processo di consolidamento in diversi settori dell’economia nazionale (telecomunicazioni, energia, trasporti, porti, distribuzione commerciale al dettaglio).
In ambito europeo, – ha proseguito il Presidente – l’Autorità partecipa attivamente alla cooperazione in materia di tutela dei consumatori ai sensi del Regolamento UE 2017/2394 (Regolamento CPC). In tale quadro, nel corso del 2024 l’Autorità ha dato riscontro alle richieste di informazioni e ha dato seguito alle richieste di misure di esecuzione. Il flusso in entrata ed uscita degli alerts trasmessi ai sensi dell’art. 26 del Regolamento CPC attraverso la piattaforma “IMI” (Internal Market Information) è rimasto costante.
Si tratta di strumenti essenziali per verificare il carattere “diffuso” a livello europeo delle infrazioni consumeristiche riscontrate nei Paesi UE e per esplorare la possibilità di concordare azioni e misure coordinate per una repressione più ampia, efficace ed omogenea di violazioni di carattere transfrontaliero.
Il Comitato Consultivo CPC ha identificato due aree prioritarie di monitoraggio e intervento: a) la transizione digitale, con focus sui “dark pattern”; sulle nuove e più estese forme di vulnerabilità; sul settore dell’online gaming; sull’influencer marketing; sull’uso dell’intelligenza artificiale a discapito dei consumatori;
b) la transizione ecologica, con focus sulle prospettive del nuovo quadro di regole delineato dalle direttive UE (quali soprattutto la direttiva 2024/825/UE approvata a febbraio 2024), nonché sulla lotta alle pratiche di “green washing” e di obsolescenza programmata.
Nell’ambito delle riunioni del citato Comitato Consultivo, le indagini istruttorie dell’Autorità italiana sono spesso citate come modello di “best practice” e fonte di ispirazione”.
Pressgiochi