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Regione Umbria. Barberini (Pd): “In ritardo, ma completeremo l’attuazione della legge contro il gioco”

“La legge regionale contro il gioco patologico è entrata in vigore nel dicembre 2014, per affrontare il grave problema della ludopatia nella nostra regione. Ma la norma che mirava a

17 Novembre 2015

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“La legge regionale contro il gioco patologico è entrata in vigore nel dicembre 2014, per affrontare il grave problema della ludopatia nella nostra regione. Ma la norma che mirava a contrastare il gioco patologico prevedeva alcune scadenze precise, che l’esecutivo di Palazzo Donini non ha rispettato. L’unico atto adottato risale a 5 mesi dall’approvazione e riguarda soltanto la costituzione di un gruppo di lavoro”. Lo ha detto questa mattina, illustrando la propria interrogazione a risposta immediata durante la seduta di question time dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, il consigliere regionale Marco Squarta (Fratelli d’Italia).

Squarta ha poi sottolineato che “la Giunta ha omesso di predisporre il marchio ‘No Slot’ (era previsto entro 60 giorni dall’entrata in vigore), che attesta appunto l’assenza di apparecchi per il gioco lecito all’interno degli esercizi, impedendo di fatto ai Comuni di rilasciare il marchio agli esercenti, che avrebbero auto diritto ad una riduzione dell’aliquota Irap. Non è stata effettuata la rilevazione delle sale da gioco e dei locali in cui ci siano strumenti per il gioco lecito, il termine era di 30 giorni. Infine non sono state disciplinate le modalità dei corsi per i gestori delle sale da giochi. La legge dunque non è stata attuata, solo chiacchiere e nessun fatto concreto”.

L’assessore Luca Barberini ha risposto spiegando che “tra l’entrata in vigore della legge e i tempi previsti per gli atti attuativi ci sono stati in mezzo le elezioni e la nuova legislatura. La Giunta regionale, con delibera dell’11 maggio, ha costituito un gruppo di lavoro che vede la collaborazione non solo delle diverse direzioni, ma anche delle Asl, delle forze di Polizia e dei Comuni. I risultati del gruppo di lavoro sono stati approvati dalla Giunta il 29 ottobre 2015. E’ stato attivato il numero verde regionale per il gioco d’azzardo patologico.

E’ stata progettata e si darà corso nei prossimi mesi alla campagna di comunicazione ‘Umbria No Slot’, per sensibilizzare i cittadini riguardo al rischio da dipendenza da gioco d’azzardo. E’ stato adottato il marchio ‘No Slot’, per rendere visibili in modo immediato quegli esercizi che non utilizzano apparecchi per il gioco. E’ stato avviato un corso di formazione sul tema del gioco d’azzardo patologico rivolto agli operatori sanitari e al mondo del volontariato. Ci sarà un consolidamento del sistema di intervento sociosanitario della dipendenza da gioco d’azzardo. Dovranno essere sottoscritti anche i protocolli per la valorizzazione del volontariato per lottare contro questo fenomeno.

È stato definito uno schema di protocollo operativo che coinvolge Regione, Prefetture, Forze dell’ordine, Anci, Fondazione Umbra contro l’Usura, Corecom e Monopoli di Stato. L’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato ha messo in rete tutti i luoghi dove sono installate macchine per il gioco lecito. Sono emerse alcune criticità della legge, che richiederanno una modifica del testo: alcuni Comuni hanno rappresentato la necessità di intervenire giuridicamente per definire esattamente la distanza da punti sensibili per installare sale giochi.

Inoltre l’agevolazione sull’aliquota Irap riguarderebbe anche gli esercizi che non hanno mai installate le macchine da gioco e non solo chi le ha tolte”.

Marco Squarta ha replicato “apprezzando questa inversione di marcia, sperando in azione di aiuto verso le persone in difficoltà. Vigileremo affinché questa legge venga applicata”.

 

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