26 Aprile 2025 - 04:51

Regione Lazio: approvata legge che introduce osservatorio regionale per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze

Il Consiglio Regionale del Lazio, nella seduta odierna, ha approvato una legge che istituisce l’Osservatorio Regionale per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze. La legge è composta da  8

10 Aprile 2025

Il Consiglio Regionale del Lazio, nella seduta odierna, ha approvato una legge che istituisce l’Osservatorio Regionale per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze. La legge è composta da  8 articoli.

Nell’articolo 1 – come scrive Domenico Faggiani– vengono indicate le finalità e l’oggetto. In particolare viene rammentato che la Regione “promuove azioni e interventi al fine di contrastare, prevenire e trattare il fenomeno della dipendenza da sostanze quali, in particolare, alcoole tabacco, sostanze stupefacenti o psicotrope, dal gioco d’azzardo patologico nonché da ogni altra forma di dipendenza, anche non legata a sostanze, favorendo un sistema integrato degli interventi”.

Questi interventi, come specificato nel secondo comma, sono diretti a tutelare le persone dipendenti con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione e ai giovani, al fine di contribuire a facilitare il loro reinserimento sociale, abitativo e lavorativo, anche tramite il sostegno alle loro famiglie.

L’articolo 2 provvede a istituire, presso la Direzione regionale competente in materia di politiche sociali, l’Osservatorio regionale per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze.

All’Osservatorio vengono attribuiti i seguenti compiti:

– la rilevazione dell’entità della popolazione regionale dipendente, con riferimento alla tipologia delle sostanze o di altra tipologia di dipendenza;

– la raccolta, lo studio e l’elaborazione di dati e informazioni sugli interventi, sui servizi e sulle prestazioni erogate nella Regione in materia di prevenzione e cura delle dipendenze;

– la elaborazione di proposte e studi da trasmettere alla direzione regionale competente in materia di politiche sociali;

– il monitoraggio sugli interventi, sui servizi e sulle prestazioni erogate nella Regione, con particolare riferimento a quelle relative alla prevenzione e a quelle che presentano maggiori difficolta di attuazione;

– la promozione di campagne informative e di sensibilizzazione nonché di seminari di informazione rivolti agli studenti e alle loro famiglie, sulle conseguenze derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e dalle altre tipologie di dipendenze;

– lo studio e l’analisi del rapporto sulle dipendenze del dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale – Regione Lazio – e la redazione di un documento di proposte e progetti per efficientare e ampliare gli interventi, i servizi e le prestazioni erogate nella Regione.

Ulteriori compiti, da attribuire all’Osservatorio, potranno essere stabiliti dalla Giunta regionale.

All’Osservatorio spetterà il compito di riferire annualmente  alla  Giunta  regionale, e  alla Commissione consiliare competente per materia, sulle attività svolte e sui risultati.

Per quanto riguarda la composizione  e il funzionamento, l’articolo 3 stabilisce che l’Osservatorio sarà presieduto da un esperto individuato, attraverso avviso pubblico, tra professionisti con almeno cinque anni di esperienza nell’ambito delle dipendenze patologiche e sarà composto da dirigenti e funzionari delle direzioni regionali e da esperti nei vari settori, nonché da un rappresentante del Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale e di ciascuna delle aziende sanitarie locali. È previsto, inoltre, che alle sedute dell’Osservatorio potranno partecipare  gli Assessori competenti in materia di politiche sociali e sanità, il Presidente della commissione consiliare competente in materia, nonché tre rappresentanti degli enti del Terzo settore impegnati nell’ambito delle dipendenze patologiche.

Con deliberazione della Giunta regionale saranno stabiliti i compiti dell’Osservatorio, le modalità e i criteri per l’individuazione dei componenti dell’Osservatorio e per il funzionamento dello stesso.

Il successivo articolo 4 istituisce la Giornata regionale sulle dipendenze.

L’articolo 5 si occupa delle attività di prevenzione delle dipendenze nelle scuole e nelle istituzioni formative. La norma prevede che la Regione promuova, nelle scuole primarie, in quelle secondarie di primo e secondo grado, nonché nelle istituzioni formative “attività di sensibilizzazione, di informazione, di formazione, di consulenza e di sostegno del personale docente, degli studenti e delle loro famiglie, dirette alla prevenzione delle dipendenze”.

L’articolo 6 prevede che la Giunta regionale presenti annualmente, alla Commissione consiliare competente in materia di bilancio, una relazione che illustri gli obiettivi programmati, l’ammontare delle risorse finanziarie impiegate e di quelle eventualmente disponibili per la realizzazione degli interventi;         la tipologia e il numero dei beneficiari in riferimento alle risorse finanziarie impiegate per la realizzazione degli interventi stessi.

Nell’articolo 7 sono contenute le disposizioni finanziarie e, nel successivo articolo 8, le disposizioni relative all’entrata in vigore della legge.

In attesa della emanazione, da parte della Giunta regionale, delle norme relative alla composizione ed al funzionamento dell’Osservatorio, si possono fare alcune osservazioni.

Sicuramente è pienamente condivisibile la volontà, espressa nella legge, di voler favorire un “sistema integrato degli interventi”. Questo è un aspetto rilevante in quanto, come è noto, molto spesso le persone che necessitano di interventi sono affetti da pluridipendenze.

Detto ciò, le norme lasciano aperti molti dubbi ed incertezze.

Innanzi tutto la legge, pur attribuendo al nuovo Osservatorio quasi tutte le competenze già attribuite all’Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d’azzardo previsto dall’articolo 6 della legge regionale n. 5 del 2013, non provvede tuttavia ad abrogare quest’ultimo.

Il nuovo Osservatorio pone al centro delle sue competenze il tema delle “dipendenze”, mentre l’Osservatorio previsto dalla legge del 2013, denominato non Osservatorio sul gioco d’azzardo patologico ma “Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d’azzardo”, ha (aveva?) tra le sue competenze anche altri aspetti: “di pubblica sicurezza, legali, commerciali …”, come indicato dal primo comma dell’articolo 6.

Sicuramente il tema della dipendenza rappresenta la questione più rilevante del fenomeno, ma ci sono tutta una serie di altri aspetti che non possono essere trascurati. Basti pensare al tema dell’illegalità e, di conseguenza, a quello dei controlli. Alla Polizia Locale spetta il compito di effettuare i controlli sul rispetto delle norme regionali, e quindi si pone il tema della formazione degli operatori, che possono dare un importante contributo vista la loro costante presenza sul territorio.

Insomma vi sono tutta una serie di questioni delle quali la legge istitutiva del nuovo Osservatorio non tiene conto.

C’è ancora la possibilità, ritengo, di porre rimedio ad alcune di queste lacune attraverso il provvedimento che l’articolo 3 demanda alla Giunta regionale per stabilire la composizione ed il funzionamento dell’Osservatorio. In diverse regioni, all’interno dell’Osservatorio (o organismo simile) sulle dipendenze, è previsto un Gruppo di lavoro specifico che si occupa non solo della dipendenza ma di tutte le “problematiche del gioco d’azzardo”; questa potrebbe essere una prima indicazione della quale tenere conto nella individuazione degli “esperti” e nell’assetto organizzativo da dare all’Osservatorio.

 

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