28 Marzo 2024 - 12:27

Regione Emilia Romagna. Piccinini (M5S): “Garantire tutela ai comuni nella loro battaglia contro il gioco”

La Regione Emilia-Romagna “sostenga, anche economicamente, la battaglia dei sindaci contro l’orario di apertura delle sale da gioco”. È questa la proposta che i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle

31 Gennaio 2016

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La Regione Emilia-Romagna “sostenga, anche economicamente, la battaglia dei sindaci contro l’orario di apertura delle sale da gioco”.

È questa la proposta che i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Andrea Bertani e Silvia Piccinini lanciano in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa.

Il documento prende spunto dalle recenti ordinanze con cui il Tar dell’Emilia-Romagna ha respinto i ricorsi presentati da tre società che gestiscono punti scommesse, e che avevano impugnato i regolamenti comunali che intervenivano, limitandoli, sugli orari delle sale da gioco nei Comuni bolognesi di Argelato, Castello d’Argile e Pieve di Cento.

 

I giudici amministrativi, ricordano gli esponenti M5s, “hanno sancito che la prevenzione della ludopatia rientra nell’ambito delle misure per la tutela della salute pubblica, quindi i provvedimenti dei sindaci sono del tutto legittimi”.

Questa interpretazione, però, non mette al riparo i Comuni da eventuali problemi con le società che gestiscono le sale di slot machine e videolottery che si oppongono alle modifiche ai regolamenti e trascinano le amministrazioni in lunghi e costosi contenziosi.

Battaglie legali che a volte i primi cittadini preferiscono evitare, con l’effetto immediato di non mettere in campo nessuna attività di contrasto efficace contro la ludopatia, nonostante i dati dicano che si tratta di un fenomeno molto preoccupante.

 

Infatti, specificano Bertani e Piccinini, “i dati rilevati dal Sert dell’Ausl di Bologna, mostrano un incremento esponenziale del numero di pazienti affetti da ludopatia certificati e presi in carico dai servizi”. Si è passati “dagli 80 casi del 2013 ai 153 del 2014, con un aumento di oltre il 90%, coinvolgendo donne e uomini in un’ampia fascia d’età”.

Oltretutto, a parere dei consiglieri pentastellati la situazione sarebbe ancora più grave. Infatti, quei dati “sono da considerarsi assolutamente parziali, visto che molti giocatori patologici non si rivolgono alle strutture sanitarie, e che in ogni caso non sono di immediata disponibilità dei sindaci”.

 

Per questo la risoluzione presentata dal M5s chiede che, “oltre a creare un collegamento diretto e costante tra l’Ausl e le amministrazioni comunali sui dati delle persone con problemi di ludopatia prese in carico dal Sert, la Regione si attivi per sostenere i sindaci che decidono di intervenire sugli orari di apertura di sale gioco e centri scommesse, affiancando questa attività alla consulenza che già fornisce ai Comuni, con cui li invita ad inserire le limitazioni di orari, ma che evidentemente non basta”.

Sulla base di queste considerazioni, Bertani e Piccinini chiedono quindi a viale Aldo Moro di “garantire ai Comuni supporto legale negli eventuali procedimenti davanti all’autorità giudiziaria amministrativa come Tar e Consiglio di Stato”, perché se si vuole condurre per davvero una battaglia efficace contro il gioco d’azzardo serve uno sforzo concreto, anche economico. Le buone intenzioni, come purtroppo ci confermano i dati dei Sert, non sono più sufficienti”.

 

PressGiochi

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Fonte immagine: bologna - 29/03/2010 - elezioni regionali 2010 - sede della regione emilia romagna - viale aldo moro -