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Rapporto Figc sul calcio italiano. Contributi fiscali per oltre un miliardo l’anno, il 13,5% derivanti dalle scommesse

Il movimento economico complessivo del calcio italiano produce un giro d’affari stimabile in circa 13 miliardi di euro, dato in crescita negli ultimi 10 anni del 53%. Il calcio si

18 Maggio 2015

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Il movimento economico complessivo del calcio italiano produce un giro d’affari stimabile in circa 13 miliardi di euro, dato in crescita negli ultimi 10 anni del 53%. Il calcio si posiziona oggi tra le prime 10 industrie italiane. Al tempo stesso, il movimento calcistico continua a giocare un ruolo cruciale nel Sistema Paese anche sotto il profilo della contribuzione fiscale e previdenziale: nel 2012 con 884,6 milioni di euro, che diventano 1.022,9 se consideriamo anche il gettito derivante dalle scommesse sul calcio, rappresenta dopo quello inglese il secondo sistema professionistico nel mondo per livello di contribuzione fiscale e previdenziale.

 

Questi i dati presentati oggi dalla FIGC, nel corso del Seminario di aggiornamento per i giornalisti dell’USSI, la quinta edizione di ‘ReportCalcio’, il rapporto annuale sul calcio italiano pubblicato dal 2011 con la collaborazione di AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers), che si pone l’obiettivo di presentare in un quadro organico tutti i principali dati che qualificano la dimensione, la struttura e l’articolazione del sistema calcistico italiano, sulla base dei dati aggiornati alla stagione sportiva 2013‐2014.

 

Nel 2012 il contributo dello Stato italiano (erogato alla FIGC tramite il CONI) ammonta a 68,3 milioni di euro, a fronte di un ritorno, solo dal calcio professionistico appunto (senza contare quindi la dimensione dilettantistica e giovanile) di circa un miliardo, cioè un rendimento circa 15 volte superiore.

E’ pari a circa 1.023 milioni di euro la contribuzione fiscale e previdenziale del sistema calcio nel 2012, in diminuzione dell’1,1% rispetto all’anno precedente. 885 milioni derivano dal contributo delle società professionistiche italiane, mentre 138 milioni riguardano il gettito erariale derivante dalle scommesse sul calcio.

 

Nel 2012 la contribuzione fiscale e previdenziale complessiva è pari a 1.023 milioni di euro, di cui l’86,5% derivante direttamente dal sistema professionistico (Serie A, Serie B e Lega Pro) e il restante 13,5% dalle scommesse sul calcio. Dal 2006 al 2012, la contribuzione totale diretta del settore è stata di quasi 6 miliardi di euro.

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