20 Aprile 2024 - 01:40

Racket sulle slot-machine: arrestato imprenditore a Rimini

Associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, concorrenza illecita e ricettazione, aggravate dalle finalità mafiose. Cinque arresti da parte dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Caserta insieme

18 Marzo 2016

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Associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, concorrenza illecita e ricettazione, aggravate dalle finalità mafiose. Cinque arresti da parte dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Caserta insieme alla polizia. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Napoli e, uno dei fermi, è stato eseguito giovedì mattina a Rimini. A finire in manette è stato un imprenditore arrivato in Riviera per partecipare all’Enada, la fiera degli apparecchi da intrattenimento e da gioco.

Secondo le indagini, l’accordo del gruppo era quello di monopolizzare il settore degli apparecchi, cassa continua di contanti, in tutto l’Agroaversano. L’operazione, coordinata dal pool Antimafia diretto dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli,  ha portato alla luce un business che riguardava i comuni di Trentola Ducenta, San Marcellino e Casapesenna dove la quasi totalità dei bar e dei locali era obbligata a installare le slot. Per il gip erano “le macchinette” dei Casalesi.

Nel corso del blitz sono stati sequestrati beni per un milione di euro. Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di circa 1 milione di euro.

 

L’associazione dei gestori Sapar, organizzatrice della fiera Enada Rimini, avendo appurato che uno degli arrestati è socio Sapar, fa sapere che avvierà tutte le procedure precauzionali a tutela dell’associazione in attesa del giudizio definitivo.

 

PressGiochi